Autore Redazione
lunedì
22 Agosto 2016
12:44
Condividi
Cronaca - Alessandria

Ossessionato dalla gelosia, trasforma la vita della moglie in un incubo fatto di botte e minacce

Ossessionato dalla gelosia, trasforma la vita della moglie in un incubo fatto di botte e minacce

ALESSANDRIA – Dopo tanti anni di violenze e soprusi subiti è finalmente finito l’incubo di una 32enne albanese. A inizio agosto la donna è scappata dalla sua casa in centro ad Alessandria insieme alla figlia di 8 anni e ha denunciato ai Carabinieri i continui maltrattamenti del marito, un connazionale di 34 anni. Ossessionato dalla gelosia, l’uomo non le permetteva nemmeno di uscire di casa e, almeno una volta al mese, la picchiava e minacciava, anche di morte. Per questo il Gip del Tribunale di Alessandria ha disposto per l’uomo il divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla donna e dalla figlia, con l’obbligo di mantenere una distanza di 600 metri, oltre al divieto di comunicare con la moglie con qualsiasi mezzo. La donna ha lasciato Alessandria e si è trasferita da alcuni parenti.

Dal 2006, quando lo aveva sposato, sono iniziati i problemi per la 32enne. Secondo il racconto della donna l’uomo, assuntore di stupefacenti, la minacciava e picchiava anche di fronte alla figlia e ai suoceri.

Lo scorso marzo, ad esempio, la 32enne è stata presa a pugni in faccia solo perché, sul suo telefono cellulare, compariva il numero del cognato. A nulla erano valse le sue spiegazioni, ovvero che il numero del cognato era usato dalla sorella per contattarla. Spaventata da possibili ritorsioni, la donna non aveva però fatto refertare le evidenti lesioni sul suo volto. A fine luglio, poi, il marito ha di nuovo perso il controllo perché la moglie, secondo la sua versione, era semplicemente passata davanti a un bar ed era stata guardata insistentemente da alcuni avventori. Per questo la donna è stata condotta in auto dal marito in una via senza illuminazione. L’uomo ha poi cominciato a tempestarla di pugni sulla testa e sul volto, minacciandola ancora di morte. L’aggressione è durata alcuni minuti fino a quando la donna non è riuscita ad aprire la portiera e scappare per poi essere comunque raggiunta dal marito. Nei giorni successivi l’uomo ha tentato nuovamente di picchiarla ed è stato bloccato solo dall’intervento tempestivo dei suoi genitori. Dopo questo ultimo episodio la donna ha deciso di scappare e rivelare tutto ai Carabinieri.

Condividi