13 Settembre 2016
16:10
C’era una volta un uomo su una panchina. Quando una storia ha un doppio lieto fine
ALESSANDRIA – Tutto nasce da una panchina, in un trafficato corso di Alessandria, vicino a un frequentato supermercato. Un uomo elegge quel luogo come casa, nonostante la pioggia, il freddo, il caldo, la notte. Nel frattempo gli alberi si vestono, poi si spogliano e poi si rivestono ancora e così le stagioni passano e la storia dell’ “uomo della panchina” ha catturato l’attenzione degli alessandrini che hanno imparato a conoscerlo. Molti lo hanno avvicinato per chiacchierare oppure per dare un briciolo di conforto fino a che, una mattina, quella casa improvvisata è tornata a essere una semplice e anonima panchina, affacciata sul trafficato corso Teresio Borsalino. Fino a qui sembrerebbe una storia dall’epilogo amaro ma in realtà c’è un lieto fine. Il signore della panchina, ribattezzato Gianni dall’assessore alla Coesione Sociale, Mauro Cattaneo, per tutelarne la privacy, ha trovato una casa e incontrato anche un esercito di persone disposte ad aiutarlo: “la storia è quella di una persona di oltre 40 anni che conduceva una vita ordinaria e che, per una serie di coincidenze sfortunate, oltre che per alcuni incidenti, si è trovato senza casa, senza lavoro, senza nulla. In queste situazioni ha potuto solo trovare posto su una panchina e molti alessandrini lo hanno visto e conosciuto in questi mesi. Con il lavoro congiunto di Comune, Asl, Cissaca e Atc siamo riusciti a ristabilire un contatto con lui e poi, seguendo tutte le procedure, a fargli assegnare una casa popolare.”
Adesso Gianni ha una casa vicino a corso Teresio Borsalino e questo basterebbe a definire la storia a lieto fine ma questa vicenda va oltre. “L’Atc infatti mette a disposizione gli appartamenti senza fare imbiancatura o piccoli lavori di risistemazione – ha spiegato l’assessore Cattaneo. Quindi abbiamo lanciato un appello sui social per chiedere a qualche persona generosa di dare una mano a imbiancare l’alloggio o semplicemente fornire vernice o attrezzature per risistemare la casa”.
La bellezza di questa vicenda è che in tempi rapidissimi molti alessandrini hanno già aderito. “Le proposte da parte di persone che fanno attività di imbiancatura sono arrivate numerose e le accogliamo volentieri (potete contattare Radio Gold) e può essere utile avere anche altri aiuti per compare materiale come pennelli o vernice”. Proprio in funzione di questa grande solidarietà ora il Comune sta pensando“di mettere in piedi un piccolo fondo, anche semplicemente materiale, gestito da un’associazione come la Caritas o San Benedetto che accumuli disponibilità di persone o attrezzature per dare una mano a persone in difficoltà. Questa grande disponibilità potrebbe essere utile anche in altre situazioni“.
Questo slancio di generosità potrebbe infatti permettere di “creare un piccolo gruppo di volontariato a livello locale da attivare occasionalmente per situazioni di questo genere. Siamo orgogliosi di aver promosso questa storia virtuosa”.
Se passate davanti alla panchina di corso Teresio Borsalino sappiate che anche lì, a volte, si accomodano storie tristi che però, quando si alzano, possono diventare belle.
Fabrizio Laddago