28 Settembre 2016
05:50
Anche Valenza accanto alle popolazioni di Amatrice: consegnate 11 stufe
VALENZA – Sono bastate tre settimane per mettere in moto Valenza e i territori vicini e acquistare undici stufe a legna da portare alle popolazioni colpite dal terremoto oltre a giochi per i bambini, materiale didattico e generi alimentari. Tutto è stato consegnato in questi giorni al campo Scai, frazione di Amatrice, dove vivono 50 persone. “Avis Valenza, in collaborazione con la Croce Rossa delegazione di Valenza e la Protezione Civile sezione di Valenza, in tre settimane è riuscita a raccogliere materiale tale da riempire otto mezzi che in colonna hanno raggiunto il campo di Scai per poi proseguire alla volta del centro di raccolta e smistamento di Rieti. La collaborazione delle tre associazioni valenzane è iniziata subito il giorno seguente al sisma che ha colpito il Lazio il 24 agosto 2016 per terminare il 22 settembre: dopo soli tre giorni il salone dell’Avis Valenza, punto di raccolta, era già per metà occupato dal materiale donato“.
“Un particolare ringraziamento va ai volontari che si sono occupati di smistamento e imballaggio dei materiali destinati ai terremotati, approntati per il 23 settembre giorno della partenza. La fatica del viaggio durato dieci ore è stata ricompensata dalla calorosa accoglienza ricevuta dagli occupanti del campo. Sorrisi, strette di mano e abbracci che sicuramente scalderanno anche il cuore dei nostri maggiori donatori: Società Calcistica Valenzana Mado di Valenza, Mercatino di Mombello (Marica, Katia e Silvia), Oratorio di Santa Maria del Tempio, Andrea Pavese (Giarole), Pro Loco di Bozzole, Luciano Quattrini e Riccardo Greggio, Cristina Sormani, Katia Martina, Maria Luisa Lupani e Koka che si sono occupati della raccolta nel territorio lomellino. Ringraziamo inoltre il Sindaco di Valenza, Gianluca Barbero, per il grande supporto morale. Generosità e solidarietà sono tratti salienti del carattere della nostra comunità che ancora una volta ringraziamo per la prontezza dimostrata nel donare a chi è stato più sfortunato“.