Carcasse di cani e anatre e quasi altri novanta esemplari in gabbia: orrore nelle campagne di Pareto

PARETO – Uno scenario raccapricciante quello che i Carabinieri di Spigno si sono trovati davanti lunedì in una tenuta nelle campagne di Pareto, in località Cascine. 65 cani di razza beagle e 21 anatre, tutti chiusi in recinti e in gabbie in condizioni igieniche precarie, oltre a carcasse di cani parzialmente bruciate dentro un grosso bidone, dal quale usciva ancora del fumo. Le tante piume e resti di anatre rinvenuti nei recinti hanno certificato una macabra scoperta: le anatre venivano allevate per essere date in pasto agli stessi cani. I militari hanno fatto irruzione nella tenuta dopo le segnalazioni degli abitanti della zona e hanno così denunciato per maltrattamento e uccisione di animali un medico chirurgo di 35 anni, di origine peruviana e residente a Genova. L’uomo aveva preso in affitto quel terreno da un abitante del luogo.

I Carabinieri stanno ancora indagando per capire quali fossero le finalità di questo allevamento e la destinazione dei beagle, animali spesso utilizzati anche per le sperimentazioni scientifiche.

Insieme ai militari sul posto è intervenuto il servizio veterinario dell’Asl, subito al lavoro per certificare la causa della morte dei tanti animali. Il personale dell’Enpa, invece, si è subito attivato per trovare una sistemazione adeguata ai cani e alle anatre: i beagle, nel frattempo diventati 72 visto che una delle cagne era incinta, sono stati destinati al centro Associazione Tutela Animali di via Pavia, ad Alessandria e all’associazione Bau Bau di Masio. La prima ne ha accolti 60, tra i quali i 7 cuccioli, mentre la seconda gli altri 12. Le anatre e un gallo, invece, sono stati affidati all’Enpa di Acqui Terme. 

Il 35enne dovrà anche rispondere di svariate violazioni amministrative, tra cui l’esercizio abusivo dell’attività di allevamento di animali.