27 Ottobre 2016
22:11
Il prezioso ed estenuante lavoro dei Vigili del Fuoco di Alessandria a Camerino: “non è tempo di riposare. Lo faremo dopo” [VIDEO]
CAMERINO – I Vigili del Fuoco di Alessandria sono arrivati ieri notte a Camerino e come sempre hanno fornito un preziosissimo aiuto alle popolazioni colpite dal terremoto. Il loro lavoro è cominciato giovedì prima dell’alba e fornirà informazioni tecniche utilissime per partire prima possibile con la ricostruzione. Una squadra, composta da tre pompieri coordinati dall’ingegnere Ciro Bolognese, specializzata in topografia applicata al soccorso, sta infatti svolgendo la mappatura satellitare delle zone interessate dal sisma: “siamo impegnati nell’attività di caratterizzazione del territorio così come era successo ad Amatrice e San Benedetto del Tronto – ha spiegato Bolognese. Adesso abbiamo dovuto estendere la zona operativa a Camerino, a cavallo tra Perugia e Macerata“.
Il lavoro dei Vigili del Fuoco di Alessandria permetterà di “fare un primo screening dei fabbricati e capire dove sono le criticità maggiori“.
“È una fase molto delicata – ha continuato Bolognese. La popolazione è impaurita anche perché erano passati appena due mesi dalle prime forti scosse. Il fatto che il sisma sia tornato con questa intensità, per giunta senza che si accenni a una conclusione dell’evento, sta determinando un grande sconforto nelle persone”. La presenza dei Vigili del Fuoco, delle forze dell’ordine e dei volontari però rappresenta un punto fermo importante anche se “dobbiamo cercare di non essere troppo coinvolti dal punto di vista emotivo – ha spiegato Bolognese. Il nostro lavoro, molto tecnico e preciso, impone una grande freddezza e una grande concentrazione. Dobbiamo restituire più rapidamente possibile i dati per fornire informazioni sul territorio e sui danni causati dal sisma”. Tuttavia, ha confessato Bolognese, “anche noi siamo persone, prima ancora che Vigili del Fuoco ed è indubbiamente pesante misurarsi con gli scenari che stiamo vedendo in questi giorni“.
A tutto questo si aggiunge l’estenuante lavoro quotidiano: “questa notte abbiamo riposato un’oretta, tra le due e le tre, perché abbiamo preparato l’attività di ricognizione partita alle 5.30. Adesso non è tempo di riposare. Lo faremo dopo“.
Nelle prossime settimane inoltre potrebbero tornare nei luoghi colpiti dal terremoto anche gli psicologi che volontariamente hanno fornito assistenza alle persone colpite dal dramma del sisma. I professionisti applicano il metodo E.D.M.R., un trattamento psicoterapeutico nato in America alla fine degli anni ’80 “che lavora con i movimenti oculari e serve per rielaborare il trauma” ha spiegato Francesca Tinelli, psicologa alessandrina che già nelle settimane scorsa aveva fornito assistenza a Norcia.
“L’intervento fatto a Norcia era diretto al terremoto – ha spiegato ancora Francesca Tinelli. Abbiamo fatto una serie di colloqui, fino a un massimo di sei. Sono stati fatti dei test iniziali e poi sono stati compiuti i colloqui per valutare l’impatto del disturbo. La tecnica – ha aggiunto Francesca Tinelli – è consolidata ed è stata utilizzata in vari situazione complicate come il crollo delle torri gemelle o gli attentati a Parigi. Adesso, dopo il nuovo sisma, può essere che torneremo ancora in Centro Italia”.