2 Novembre 2016
23:34
Da Alessandria una colonna di mezzi per aiutare Norcia [VIDEO]
ALESSANDRIA – Da Alessandria in queste ore stanno continuando a partire i mezzi della Protezione Civile della Regione Piemonte. Il presidio territoriale di San Michele è il polo nevralgico in cui si raccolgono tutti i punti della colonna mobile regionale destinati alle popolazioni colpite dal terremoto. Come ha spiegato Marco Bologna, coordinatore della Colonna mobile della Protezione Civile da Alessandria “sono stati inviati a Norcia 15 container medici per l’assistenza socio sanitaria alla popolazione, poi è partito un modulo accoglienza, una grande tenda sociale, che può ospitare fino a 100 persone”. A questo carico, partito già nei giorni scorsi, si aggiungerà a breve “una cucina per allestire una sorta di tendopoli mensa in una zona vicino a Norcia”.
Tutto la Protezione Civile del Piemonte è mobilitata per fornire più aiuti possibili alle migliaia di persone colpite dal sisma. A Cuneo c’è il segmento sanitario, ad Alessandria ci sono le tende, i letti e il gruppo elettrogeno, a Verbania le cucine, a Vercelli tutti i bagni, ad Asti, Novara e Biella le tende sociali per accogliere più persone contemporaneamente. “Ognuno ha mezzi idonei per portare il materiale specifico – ha spiegato ancora Bologna. Se decidono di far partire tutta la colonna sono circa 200 i mezzi a disposizione, ma i viaggi procedono e sono stati organizzati a segmenti per evitare di intasare i territori. Sono tutti mezzi autosufficienti, quando arrivano sul posto il carico viene infatti sistemato con apposite gru”.
Ad Alessandria la Protezione Civile sta comunque organizzando già tutto ed è pronta a fornire tutto l’aiuto che verrà chiesto: “qui il materiale è pronto. Ci sono 100 tende, capaci di ospitare fino a 500 posti letto, tutte riscaldate, pneumatiche e idonee a raccogliere persone per climi freddi. Se la Protezione Civile dovesse decidere di impiegarle nel territorio montuoso a Cascia o a Norcia noi siamo pronti a raggiungere quei posti e a montarle. Adesso ne sono partite 20 i numero richiesto dalla Protezione Civile per aiutare alcuni piccoli centri. Serviranno anche in quei luoghi in cui non è possibile ricoverare le persone in alberghi oppure in alcune situazioni particolari come quelle legate agli allevatori che non possono lasciare gli animali che accudiscono“.