11 Novembre 2016
23:00
Nelle intercettazioni di Amalgama “un alto funzionario della Prefettura”. I No Tav: “non si faccia finta di niente”. Il Prefetto: “lettura faziosa”
ALESSANDRIA – Il movimento No Tav Terzo Valico dalla sua pagina Facebook giovedì aveva annunciato la pubblicazione di “un articoletto” che avrebbe fatto “tremare i vetri fino in Piazza della Libertà” ad Alessandria e così è stato. Letta ogni riga della copiosissima ordinanza di custodia cautelare dell’operazione “Amalgama”, una delle due maxi inchieste che ha fatto scattare le manette anche per gli appalti del Terzo Valico, i No Tav hanno trovato il nome di quella che secondo i Carabinieri romani era la “fonte pubblica” che avrebbe “confidato più volte, almeno due accertate” ad Ettore Pagani, l’ex vice presidente di Cociv, “notizie su indagini legate ai calabresi” apprese “in ambito di commissione prefettizia per il contrasto alle infiltrazioni criminali negli appalti”. Secondo i Carabinieri un “alto funzionario” della Prefettura di Alessandria che, in base a quanto scritto nell’ordinanza pubblicata sul sito No Tav Terzo Valico, i militari avrebbero “identificato” l’8 giugno del 2016 durante un un’intercettazione telefonica. Nel documento il nome doveva rimane omesso per tutelare eventuali iniziative della Procura di Roma. Tra i vari “omissis” uno è però sfuggito e così, in calce, è stato riportato il cognome “Ricciardi”, lo stesso del Vicario del Prefetto di Alessandria. In quell’intercettazione proprio l’alto funzionario della Prefettura di Alessandria chiama Ettore Pagani che, dopo aver parlato dell’interdizione della società Lande chiede “al Ricciardi“ se abbia “qualche novità ancora” anche dell’altra “storia”. Inizialmente troppo vago, Pagani riesce a farsi capire dal suo interlocutore quando aggiunge “quelli di giù“. “Ah si si i calabre…si si”, risponde “omissis” che all’ex vice presidente di Cociv dice poi di aver discusso della vicenda in un consiglio tecnico con le Forze di polizia e che in quell’occasione un comandante dei Carabinieri avrebbe risposto che erano in corso accertamenti. Precisa poi, si legge ancora nel documento, che quasi certamente non avrebbe ottenuto alcuna notizia perchè argomenti coperti da segreto. Comunque aggiunge che avrebbe trasmesso a Pagani le informazioni di cui sarebbe venuto in possesso. Quanto riportato nell’intercettazione dei Carabinieri, di cui però non si conoscono al momento eventuali sviluppi da parte della magistratura romana, è venuto a galla con l’articolo pubblicato sul sito del Movimento No Tav e venerdì è presto esploso in rete e sui social, proprio mentre ad Alessandria il Commissario per il Terzo Valico Iolanda Romano, il Direttore Investimenti di Rfi Aldo Isi e i sindaci del territorio si stavano preparando a illustrare le novità sui lavori emerse al Ministero dei Trasporti. A quel punto, però, il passaggio ufficiale della Direzione dei lavori a Rfi, già annunciato la sera prima da Roma, si era sbiadito di parecchio rispetto anche solo alla più remota possibilità che fossero state rivelate notizie di indagine da un pubblico ufficiale. Assente alla conferenza stampa il Prefetto Romilda Tafuri, è toccato suo malgrado al Commissario per il Terzo Valico accendere il microfono sulla questione. Iolanda Romano ha ridimensionato subito la vicenda, derubricandola a “notizia apparsa sui social“. “Per certe cose che sarebbero gravissime se vere e anche se inventate ci affidiamo alla magistratura” ha poi aggiunto laconicamente.
Estremamente rilassato in volto, il Vicario del Prefetto Raffaele Ricciardi venerdì non ha voluto dichiarare nulla. “Chiedete al Prefetto” è stato l’invito fatto prima di uscire da Palazzo Ghilini. La bufera ormai si era però scatenata e solo qualche ora dopo il Movimento 5 Stelle, tramite il Senatore Marco Scibona avrebbe chiesto al Ministro Alfano di “sospendere cautelativamente dall’incarico“ il Vice Prefetto di Alessandria e trasferire “ad altra sede” il Prefetto Romilda Tafuri. In serata proprio il Prefetto di Alessandria è poi intervenuto in difesa del Vicario, ribadendo “la massima fiducia nella figura e nell’operato del dott. Ricciardi, nei cui confronti la Procura di Roma non ha contestato nulla né adottato alcuna iniziativa”. “A differenza di quanto artatamente prospettato da una lettura faziosa di un’intercettazione contenuta nell’ordinanza di custodia cautelare emessa dal GIP di Roma nell’ambito dell’inchiesta “Amalgama” relativa, tra l’altro, ai lavori di realizzazione del Terzo Valico – ha aggiunto Romilda Tafuri nella nota stampa – nessuna informazione di alcun genere, né tanto meno su indagini in corso, è mai stata riferita dal Viceprefetto Vicario a dirigenti del Consorzio Cociv”. Per il Prefetto “quanto sopra rappresentato” farebbe emergere “in tutta evidenza che le illazioni presenti nell’articolo relative alla presenza di “talpe” in Prefettura sono destituite di ogni fondamento e gravemente lesive dell’immagine del dirigente e dell’Amministrazione dell’Interno”.
Tatiana Gagliano