Autore Redazione
lunedì
30 Gennaio 2017
18:08
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Cronaca - Alessandria

I consigli della Polizia per non cadere nelle trappole dei truffatori

Proposte di vendita troppo convenienti o gentilezze eccessive possono nascondere intenti truffaldini. Nel dubbio chiamate le forze dell'ordine.
I consigli della Polizia per non cadere nelle trappole dei truffatori

ALESSANDRIA – Sono sempre più numerosi i casi di truffa in tutta Italia e i casi purtroppo non mancano anche in provincia. Per questo la Polizia di Stato ha raccolto una serie di suggerimenti per evitare di farsi raggirare.

Il primo suggerimento è quello che invita a diffidare da proposte d’acquisto insolite, anche se appaiono vantaggiose, senza averne prima accertata la legittima provenienza, anche perché, acquistare o ricevere cose, che, per la loro qualità o per la condizione di chi le offre o per la entità del prezzo (estremamente conveniente) facciano insorgere il sospetto che provengano da reato rappresenta la fattispecie dell’incauto acquisto. Bene ha fatto, invece, il cittadino che si è allontanato con una scusa ed ha fornito un’accurata descrizione dei soggetti, consentendo alla sezione Volanti di accertare l’attività illecita che stavano compiendo i due truffatori.

Ma non tutti i malintenzionati sono facilmente smascherabili nei loro approcci con le vittime prese di mira. Infatti, così come è accaduto ad un anziano in centro città, pochi giorni addietro, in alcuni casi i truffatori sfruttano l’arte della cortesia e affabilità. Si tratta di tecniche mostrate anche nei video della campagna anti truffe della Polizia di stato #esserci sempre. L’episodio ha visto coinvolto un anziano signore a cui si è avvicinata, per strada, una bella donna. La truffatrice ha fatto notare una vistosa macchia sul giaccone e così si è offerta di tamponare lei stessa con dei fazzoletti il guaio. Nel parapiglia, forse anche a causa dell’imbarazzo, il signore non si è accorto dell’arrivo del complice della donna, che ha approfittato della situazione sganciando abilmente una catenina d’oro che la preda portava al collo, proprio mentre lo rassicurava con delle pacche sulla spalla.
Questi esempi dimostrano che non necessariamente bisogna diffidare delle persone che incontriamo per strada, ma bisogna senz’altro essere guardinghi e magari accompagnarsi ad un familiare o ad un amico/a mentre si esce per fare delle commissioni in banca o all’ufficio postale.

In altri casi i truffatori si presentano in divisa approfittando in modo vile della buona fede che i cittadini ripongono sulle forze dell’ordine, raggirandoli. Anche in questi casi occorre mantenere la calma e informare i presunti agenti di voler accertare con il “proprio” telefono (preferibilmente quello mobile) la veridicità del controllo di polizia. Un vero agente sarebbe concorde e rispettoso di questa scelta e non si allontanerebbe di certo. Inoltre, i membri delle pattuglie in divisa, vestono la stessa uniforme, mentre spesso accade che i truffatori, quando agiscono in coppia, indossino degli abiti differenti oppure che la divisa sia indossata da uno solo di questi, cosa davvero insolita per le forze di polizia.

Altro facile espediente per smascherare i malintenzionati è quello di verificare visivamente la presenza in loco della vettura con i colori istituzionali. Infatti, per esigenze di sicurezza, gli agenti non parcheggerebbero mai la vettura di servizio lontano dal luogo da sottoporre a controllo. In tutte le situazioni l’invito è di confrontarsi spesso con i vicini di casa e parenti in merito alla insolita presenza o condotta di chi transita nel vostro quartiere.

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