6 Febbraio 2017
13:28
Finito l’incubo di una ragazza nigeriana costretta a prostituirsi da chi le aveva promesso un futuro migliore
ALESSANDRIA – È finalmente finito l’incubo di una giovane ragazza nigeriana arrivata in Italia nella speranza di costruirsi un futuro e aiutare così anche la famiglia rimasta nel suo Paese d’origine. Sbarcata sulle coste della Sicilia ancora minorenne la giovane era convinta di iniziare a lavorare come parrucchiera e con quell’impiego riuscire così a saldare i 20 mila euro necessari per raggiungere l’Europa.
Quando pochi mesi fa è arrivata ad Alessandria ha scoperto la drammatica verità. Tutte quelle promesse e speranze si sono infrante. Non avrebbe frequentato corsi di italiano o lavorato in un salone. Non ancora maggiorenne, da novembre la ragazza è stata costretta a scendere in strada e prostituirsi dalla coppia di connazionali che avrebbe dovuto ospitarla e aiutarla a crearsi un domani migliore.
Da sola in Italia, senza documenti, la ragazza è stata maltrattata e minacciata. Terrorizzata dall’idea che i due connazionali potessero riuscire a far del male anche ai famigliari rimasti in Nigeria la giovane ha venduto il suo corpo per pagare i due sfruttatori. Solo quando ha saputo della morte della mamma ed è stata sicura che nessuno avrebbe più potuto farle del male ha trovato la forza di ribellarsi. I suoi rifiuti, però, hanno reso ancora più spietati i due connazionali che hanno iniziato a privarla anche del cibo.
La coppia ha continuato a perseguitarla anche quando la ragazza si è trasferita da un’amica. A fine gennaio il suo calvario è però finalmente finito grazie alla Volanti della Questura di Alessandria. Intervenuti per un litigio in strada tra tre cittadini stranieri gli agenti non hanno creduto alla versione data dalla coppia di nigeriani. Per mandare via i poliziotti i due hanno tentato di convincere gli agenti che la giovane ragazza fosse da tempo in ritardo con l’affitto ma la storia non ha retto. Grazie a un interprete la Polizia è riuscita a convincere la giovane a raccontare la sua drammatica storia. Perquisito l’alloggio dei due connazionali, Evelyn Esse di 29 anni e Kingsley Ogbodu di 28, i poliziotti hanno così trovato le prove di quanto confidato dalla giovane nigeriana. Scoperti anche i numerosi alias della coppia e i loro precedenti, gli agenti hanno così arrestato i due sfruttatori ponendo fine all’incubo della giovane nigeriana, ora ospite in una struttura protetta.