Autore Redazione
lunedì
20 Febbraio 2017
05:00
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Cronaca - Alessandria

Gli alessandrini alluvionati costituiscono un comitato, decisi ad avere risposte dal sindaco Rita Rossa

Alcuni degli alessandrini danneggiati dall'alluvione hanno letto con diffidenza i numeri snocciolati dall'amministrazione comunale sugli interventi messi in campo dopo l'emergenza maltempo. La replica del sindaco Rossa
Gli alessandrini alluvionati costituiscono un comitato, decisi ad avere risposte dal sindaco Rita Rossa

ALESSANDRIA – Hanno già fatto i primi incontri e ora gli alessandrini alluvionati stanno per costituire formalmente un comitato per far sentire forte e chiaro tutti i disagi patiti da oltre due mesi e avere finalmente risposte. Chi ancora oggi non può rientrare a casa, o può solo guardare sconsolato i pochi mobili scampati alla furia dell’acqua, ha letto con diffidenza i numeri snocciolati nei giorni scorsi dall’amministrazione comunale sugli interventi messi in campo dopo i giorni dell’emergenza.

Fatto “un sondaggio” tra i presenti alle riunioni, agli alessandrini sono ad esempio sorti dubbi” sulle operazioni di spurgo elencate da Palazzo Rosso. Nulla da dire sugli interventi in via Vecchia dei Baglianitanti anche in termine di tempo speso nella strada“, hanno chiarito in una lettera inviata in redazione. In strada Forlanini, però, solo una persona avrebbe confermato l’intervento di pulizia  e “cinque o sei” in via Margiocchi. “In via San Bartolomeo Maino per arrivare al civico 6 i disagi sono ancora molti. A più di due mesi dall’alluvione la strada è ancora inagibile, piena di fango” hanno aggiunto.

A stizzire il gruppo di alessandrini è stato anche il “bonus” messo in campo da Alegas e Comune. “Un aiuto economico concreto pari al consumo energetico registrato nel mese di novembre 2016″ per Palazzo Rosso e azienda, una semplice “presa in giro”, invece, per gli alessandrini che hanno una casa in molte delle strade invase dal fango. Chi ha partecipato alle riunioni delle passate settimane non ha utenze con Alegas, hanno spiegato alcuni dei membri del comitato. In quelle strade si usano le bombole e quindi “nessuno potrà mai utilizzare il bonus.

Anche l’esenzione Tari ha creato più di una perplessità. Solo una persona avrebbe ricevuto “comunicazione scritta“. Gli altri, ha stigmatizzato il gruppo di alessandrini, l’hanno saputo attraverso il passaparola. “I rapporti tra la Pubblica Amministrazione e i cittadini devono essere più formali – hanno tuonato – È doveroso che arrivino comunicazioni scritte che attestino l’esenzione dalla tassa”. Questo anche per non essere costretti a girovagare da un ufficio all’altro.

Informata della lettera degli alessandrini, il sindaco Rita Rossa ha rimarcato l’impegno a organizzare un incontro per affrontare le varie questioni. “Le problematiche sono diverse e gli interessi in alcuni casi contrastanti – ha puntualizzato il primo cittadino – Non avendo gli atti sotto gli occhi non posso replicare voce su voce gli interventi di spurgo, ma so che come amministrazione per l’emergenza maltempo abbiamo stanziato 80 mila euro senza pensarci un minuto, anche se non abbiamo aiuti da Stato e Regione. Abbiamo sgomberato anche terreni privati, quindi senza attenerci alle regole e abbiamo fornito opere di piccola manutenzione. Per quanto possibile abbiamo cercato di risolvere le problematiche abitative e almeno una casa l’abbiamo assegnata. Certo, ci saranno state imperfezioni e mi informerò sui problemi di comunicazione. Gli uffici, però, mi hanno detto di aver contattato tutti”.

Il primo cittadino, ha aggiunto, ha poi sollecitato Amag per garantire agli alessandrini alluvionati una sorta di bonus anche per il consumo di acqua nei giorni dell’emergenza maltempo.Lo sconto Alegas non l’abbiamo fatto per farci belli. Per l’acqua la procedura è più complicata ma su mia richiesta l’azienda sta comunque mettendo a punto una agevolazione. Per la Tari, invece, si può fare riferimento al consorzio”.

Il sindaco Rossa sta inoltre seguendo “personalmente” anche un’altra questione sollevata nei giorni scorsi almeno da uno degli alessandrini alluvionati: la delocalizzazione. “Sto studiando le carte ma anche se lo Stato erogasse i necessari contributi la questione sarebbe comunque meno semplice di quanto si possa pensare”. La delocalizzazione, ha aggiunto, non è un provvedimento ad personam e quindi coinvolgerebbe tutti i cittadini delle zone individuate come aree golenali. “Quindi anche aziende agricole che magari potrebbero non riuscire a spostarsi. Non accedendo alla delocalizzazione, però, queste persone perderebbero poi il diritto ad avere contributi. Gli interessi da tenere in conto sono diversi  e credo che questa sia stata una delle tante complicazioni che si è trascinata almeno negli ultimi 10 anni, al di là della disponibilità di adeguate risorse”.

Decisa ad approfondire ancora anche questo tema, Rita Rossa, ha intanto inviato gli alessandrini “a non farsi strumentalizzare”.Trovo deplorevole che qualcuno usi l’alluvione e i veri problemi di questi cittadini  per fare campagna elettorale. Come Comune di Alessandria abbiamo fatto e inviato tutti gli atti per il riconoscimento dello stato di calamità. Su questo c’è una responsabilità di Regione e Governo cui non faccio sconti, anche se si tratta della mia stessa parte politica. Noi non abbiamo abbandonato gli alessandrini. Personalmente sono stata nella maggior parte delle case e delle aziende alluvionate e sono disponibilissima ad incontrare di nuovo i cittadini. Sto valutando se incontrarli tutti insieme o affrontare i vari problemi in singole riunioni. In ogni caso ben venga la nascita di un comitato se può aiutare a veicolare meglio, e a tutti, le varie informazioni”.

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