21 Febbraio 2017
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“Monferrato, meglio se non venite”. Un modo goliardico per promuovere il territorio
MONFERRATO – I componenti della Confraternita degli Stolti sono dissacranti, irriverenti e goliardici ma tutt’altro che sempliciotti. Lo si capisce dalla dissacrante campagna di comunicazione che, per esempio, ritrae una donna seduta in mezzo alle morbide colline del Monferrato. La didascalia della foto decanta le bellezze della zona ma avverte, ironicamente, che in alcune zone il wi-fi può non arrivare. I difetti diventano pregi, quindi, e comunque un modo per far apprezzare tutto il resto. A questo aggiungete l’approccio anticonvenzionale della campagna che invita, si fa per dire, a “non venire in Monferrato”.
L’idea è di un manipolo di monferrini goliardici: “un gruppo di amici aperto – ha spiegato Max Biglia – che desidera promuovere il territorio del Monferrato, ma non solo. Vogliamo collaborare, conoscere e divulgare le nostre fantasie e la creatività in maniera sana, cercando di vivere anche in modo goliardico. Tentiamo di mettere insieme la cultura, la bellezza di un territorio, le arti, la musica, per creare eventi e qualcosa che possa dare bellezza e qualità alla vita.” (continua dopo il banner)
L’approccio per raggiungere questi obiettivi però è sbarazzino: “noi cerchiamo di giocare con le immagini e con il significato che vogliamo dare. Abbiamo iniziato con la campagna comunicativa: ‘Monferrato, è meglio se non venite‘. L’immagine però evoca tutt’altra cosa: abbiamo utilizzato immagini molto belle perché il territorio è molto bello. Poi, nel piedino, spieghiamo che in questo territorio ci sono peculiarità, ma non abbiamo la metropolitana o il wi-fi e altre cose che mostreremo nel corso del tempo.”
“Molti amministratori hanno detto di essere favorevoli a questa campagna di comunicazione”
(M. Biglia)
La campagna ha già ottenuto l’effetto sperato, ha spiegato ancora Max Biglia: “rispetto alle foto alcuni si sono straniti, fortunatamente. Dico fortunatamente perché questo era uno dei nostri obiettivi e cioè creare un dialogo e avere una comunicazione aperta. Adesso siamo partiti abbastanza soft e la risposta finora la considero positiva: molti amministratori del territorio hanno detto di essere favorevoli a questa campagna di comunicazione inviandoci addirittura loro foto per costruire ulteriormente questa campagna.”
I progetti della Confraternita sono articolati e non si fermano all’iniziativa fotografica di queste settimane: “uno dei progetti nato circa tre anni fa si chiama Memo e prevede la salvaguardia della memoria. Stiamo raccogliendo materiale dall’800 in avanti. Siamo a caccia di immagini del passato, un vero e proprio patrimonio all’interno delle famiglie, le digitalizziamo e le esportiamo sul portale memoriedelmonferrato. Inoltre abbiamo incominciato un progetto, ‘Obiettivo Monferrato’, un concorso fotografico in movimento. Quest’anno cominceremo da Coniolo per finire in un luogo in corso di definizione.”
A questo si aggiunge un altro evento importante che partirà da Bologna e toccherà anche il Monferrato. “Si chiama progetto Itaca – ha spiegato Max Biglia – ed è sul turismo sostenibile. Si terrà nel weekend del 20, 21 e 22 ottobre con eventi per tutti finalizzati alla promozione del territorio che deve diventare sostenibile“.