Autore Redazione
martedì
7 Marzo 2017
05:00
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Cronaca - Alessandria

Ad Alessandria l’Icp, l’imposta sulla pubblicità, cala del 15%

Dopo l'approvazione del nuovo regolamento da parte del Consiglio Comunale, la Giunta ha scelto di abbassare la maggiorazione prevista per i commercianti dal 150% al 135%
Ad Alessandria l’Icp, l’imposta sulla pubblicità, cala del 15%

ALESSANDRIA – Riguarda praticamente tutti i commercianti di Alessandria la riduzione del 15% dell’Icp, Imposta comunale sulla pubblicità.

Dopo l’approvazione del nuovo regolamento da parte del Consiglio Comunale “anche se qualcuno si è astenuto o addirittura ha votato contro” ha sottolineato il sindaco Rita Rossa, la Giunta ha scelto di abbassare la maggiorazione per la categoria “speciale” dal 150 al 135%. Un taglio lineare, senza distinzione di zone, per non rischiare di penalizzare le attività commerciali fuori dal centro o i piccoli negozi a conduzione famigliare nelle gallerie della grande distribuzione, che permetterà di alleggerire il costo di insegne e affissioni promozionali.

La riduzione non sarà altissima, hanno ammesso il sindaco Rita Rossa e l’assessore al bilancio Giorgio Abonante, ma si tratta comunque di “un segnale di attenzione per una categoria in forte difficoltà. Un gesto di buona volontà apprezzato anche Manuela Ulandi di Confesercenti e Alice Pedrazzi di Ascom.

Nelle due associazioni di categoria è ancora vivo il ricordo del marasma generato dall’arrivo di Ica, la società di riscossione tributi minori che, armata di macchina fotografica, aveva scatenato la corsa “a toglier insegne” nei bar e nelle attività commerciali di Alessandria e sobborghi. Nel caos di una norma nazionale “cavillosa“, l’arrivo della società privata aveva squassato la tranquillità di molti commercianti, che prima non vedevano insegne e manifesti come un grosso spauracchio.

Trovata poi un’intesa per alleggerire la mano di Ica, alla fine sono stati comunque recuperati tra i 200 e i 250 mila euro da aggiungere alla voce “Icp”. Un risultato che ha permesso anche questo primo sconto, che entra in vigore a decorrere dallo scorso 1 gennaio 2017. Ma quindi l’Icp prima non si pagava? Diciamo che qualcuno pagava, altri no, ma non perché tutti fossero evasori. Nell’era “ante Ica” i controlli erano pochi e molti esercenti non sapevano neppure di dover pagare per ogni minima scritta promozionale, hanno precisato le associazioni di categoria.

Nella speranza di veder finalmente attuata la sollecitata modifica legislativa che semplifichi la norma nazionale, Ascom e Confesercenti hanno accolto positivamente anche l’altra novità introdotta dal Comune di Alessandria per l’Icp. Da quest’anno, infatti, tutti i commercianti riceveranno un bollettino con la cifra esatta da pagare, che potranno poi saldare entro il 10 aprile. La scadenza per l’Icp è stata infatti prorogata, mentre rimane il termine ultimo del 31 marzo per pagare il canone di Occupazione del suolo pubblico (Cosap). “Sappiamo che il lavoro di Ica non piace – ha sottolineato l’assessore Giorgio Abonante – L’Icp, però, è un’imposta non un canone e quindi non possiamo esimerci dal lavoro di esattori. Abbiamo però chiesto alla società di essere “più umana” per non irritare oltremodo i commercianti. Indicazioni che nel 2018 potranno poi essere messe nero su bianco nel nuovo contratto con Ica o con la nuova società che verrà incaricata della riscossione dei tributi minori”.

Per maggiori informazioni è possibile rivolgersi ad I.C.A. srl. in via San Giovanni Bosco 56 nei seguenti orari: da lunedì a sabato, dalle ore 8.30 alle ore 12.45 ed i pomeriggi di lunedì, martedì e giovedì, dalle ore 14.30 alle ore 16.30.

tel. 0131 261278
fax 0131 45462
e-mail: icp.alessandria@icatributi.it

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