16 Marzo 2017
13:53
70 lavoratori in mobilità in aiuto degli uffici giudiziari
PIEMONTE – La Procura Generale della Repubblica di Torino, la Regione Piemonte e l’Agenzia Piemonte Lavoro, ente che coordina i Centri per l’Impiego regionali, hanno firmato un protocollo d’accordo che permetterà di fronteggiare gli ingenti carichi di lavoro che gravano sugli Uffici Giudiziari del Piemonte, attraverso il ricorso ad attività socialmente utili.
Il progetto, che riguarda anche Alessandria, coinvolge in tutto 70 lavoratori in mobilità indennizzata residenti in Piemonte e con esperienza in lavori di ufficio. Saranno impiegati in attività socialmente utili per mansioni di ricevimento del pubblico, reperimento e classificazione degli atti, incarichi amministrativi e informatici.
“L’iniziativa si pone, anche se in misura parziale e temporanea, a supporto del recupero di efficienza delle attività operative del servizio giudiziario. L’Agenzia Piemonte Lavoro in qualità di ente promotore garantirà l’erogazione ai lavoratori, che saranno individuati dai Centri per l’Impiego di competenza, di 300 euro al mese, cumulabili con l’indennità di mobilità percepita. Il Centro per l’impiego, individuate le persone interessate a partecipare al progetto, trasmetterà i nominativi agli uffici giudiziari che procederanno alla selezione finale. La durata del progetto è di sei mesi, prorogabile una sola volta per altri sei mesi.”
“Anche se non ha certo la pretesa di risolvere in via definitiva il problema dei carichi di lavoro degli uffici giudiziari – ha spiegato l’assessora al Lavoro della Regione Piemonte Gianna Pentenero – il protocollo ha un notevole valore pubblico, dato che si propone, da una parte di supportare un servizio di fondamentale importanza per la comunità piemontese, e dall’altro di offrire ai lavoratori espulsi dal sistema produttivo e iscritti nelle liste di mobilità un’occasione di integrazione del proprio reddito. È un esempio di quelle politiche attive del lavoro su cui la Regione Piemonte ha deciso di scommettere, investendo complessivamente, nei prossimi tre anni, oltre 60 milioni di euro”.
”Il progetto nasce dalla necessità – ha concluso Claudio Spadon direttore Agenzia Piemonte Lavoro – di supportare le attività del personale degli uffici giudiziari e di offrire ai lavoratori coinvolti la possibilità di non essere completamente esclusi dal mercato del lavoro, operando in una realtà in cui il loro know how è apprezzato e ha una considerevole ricaduta sul territorio piemontese”.