Autore Redazione
mercoledì
29 Marzo 2017
05:00
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Cronaca - Alessandria

Più di mille famiglie già ospitate nella Family Room dell’Ospedaletto

Dal 2013 lo spazio realizzato grazie alla Fondazione Ronald McDonald Italia permette alle mamme e ai papà di stare vicino ai figli ricoverati all'Infantile
Più di mille famiglie già ospitate nella Family Room dell’Ospedaletto

ALESSANDRIA – Pienamente operativa dal 2013, la Family Room al terzo piano dell’Ospedaletto di Alessandria è una “casa lontano da casa” per le mamme e papà che hanno un figlio ricoverato in uno dei reparti del Cesare Arrigo.

Uno spazio di 190 metri quadri realizzato grazie alla Fondazione Ronald McDonald Italia, di cui si capisce appieno il valore solo quando, purtroppo, si è costretti ad affrontare la malattia di un figlio, ha sottolineato Luca Fanton. Insieme alla moglie, il papà di Omegna, in provincia di Verbania, da nove giorni vive una delle quattro stanze della Family Room.

Affrontare una malattia con una lunga convalescenza non è facile ed è soprattutto in quei momenti che le “piccole cose” diventano importanti. Preparasi un caffè, farsi una doccia o riposarsi un paio d’ore sapendo però di essere a un piano di distanza da tuo figlio “fa davvero la differenza”.

Un genitore non vorrebbe mai lasciare solo un bambino ricoverato in ospedale ma anche le mamme e i papà devono mangiare, riposarsi e “ricaricare le batterie”. La tranquillità di prendere un ascensore e raggiungere in pochi minuti suo figlio di 16 anni sta aiutando Luca a superare quel comprensibile senso di “abbandono” che assale un genitore quando deve allontanarsi dalla stanza d’ospedale.

Grazie ai tanti servizi presenti nella Family Room, dalla lavanderia alla postazione internet, Luca almeno per qualche ora riesce a sentirsi “come a casa” con l’unica differenza che si siede in salotto con altre mamme e papà che fino a pochi giorni prima non conosceva. Una convivenza che si rivela però utile per scaricare un po’ di tensione, ha raccontato ancora Luca. Chi sta affrontando una situazione simile  riesce a capirti e quel confronto e conforto aiuta a “sentirsi meglio“.

Una sensazione che avranno provato anche le altre famiglie ospitate nella Family Room. Lo scorso anno sono state in tutto 216 e più di 1000 dal 2013, nell’80% dei casi provenienti dal Piemonte, ha spiegato Tiziana Gagliardi, Direttrice della Fondazione Ronald McDonald. Lo spazio al terzo piano dell’Ospedaletto ha però ospitato anche per le mamme e i papà di regioni lontane, come la famiglia del piccolo paziente dimesso proprio martedì e tornata finalmente nella sua vera casa a Ostuni.

Proprio “la distanza geografica” è del resto uno degli elementi che viene preso in considerazione per assegnare una delle quattro stanze, ciascuna con due letti e un bagno. Sono spesso i medici a segnalare i vari casi al Comitato di Gestione della Family Room presieduto da Alessandro Romano, tenendo conto anche del tipo di patologia del piccolo paziente e dei suoi tempi di convalescenza, hanno precisato Carlo Origo, primario del reparto di Ortopedia e Traumatologia Pediatrica e Fabrizio Racca, direttore della Struttura di Anestesia e Rianimazione Pediatrica, affiancati dalle caposala di Chirurgia Ortopedica Laura Carollo e di Rianimazione Marta Greggio.

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