Autore Redazione
mercoledì
5 Aprile 2017
05:00
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Cronaca - Alessandria

Anche dall’Aso l’appello a donare il 5×1000 alla Fondazione Uspidalet

Destinare la quota non costa nulla ai cittadini che possono dare però "un contributo di solidarietà" per portare avanti i progetti per i presidi ospedalieri di Alessandria
Anche dall’Aso l’appello a donare il 5×1000 alla Fondazione Uspidalet

ALESSANDRIA – Arriva anche dal Direttore Generale dell’Azienda Ospedaliera di Alessandria, Giovanna Baraldi, l’appello ai cittadini a donare il 5×1000 alla Fondazione Uspidalet. “Una chiamata”, come l’ha definita il vertice dell’Aso, per sostenere “con continuità” l’attività della Onlus.

Un lavoro che, grazie alla generosità di tante persone, negli ultimi otto anni ha permesso ai presidi ospedalieri alessandrini di fare “un salto di qualità” in termini di innovazione e assistenza ai malati. Solo dall’inizio dell’anno sono stati sette i progetti inaugurati dalla Fondazione Uspidalet, ha ricordato la Presidente Alla Kouchnerova , e la firma per il 5×1000 può aiutare a tagliare altri importanti traguardi, in particolare per l’Infantile. Proprio ai più piccoli pazienti sono infatti destinati i fondi raccolti grazie alla dichiarazione dei redditi, ha ricordato ancora la Presidente.

Contributi di solidarietà” come li ha definiti il Direttore Generale dell’Azienda Ospedaliera, che al cittadino non costano nulla. Il 5×1000 è una quota di imposte cui lo Stato rinuncia per destinarla alle organizzazioni no-profit. Se non si indica nulla la cifra semplicemente non viene accantonata. Inserendo il codice fiscale della Fondazione Uspidalet 96047140064 si potrà invece contribuire ad acquistare altri tecnologici strumenti di cura per i pazienti del Cesare Arrigo.

Attrezzature che i cittadini potranno poi vedere nei vari reparti dell’Ospedaletto o anche solo visitando il sito della Fondazione Uspidalet dove sono riportati tutti i progetti realizzati in questi anni e quelli in corso.

Straordinari gesti di solidarietà”, arrivati anche da altre regioni, che attraverso la Fondazione Uspidalet hanno permesso ai presidi ospedalieri alessandrini di coniugare “necessità e innovazione” in anni non facili per la sanità piemontese. Anche se la Onlus mantiene comunque autonomia nella scelta dei progetti, ha precisato Giovanna Baraldi, l’Azienda Ospedaliera in tutti questi anni ha potuto far presente esigenze e priorità e, con la generosa risposta ricevuta, superare difficoltà, rimanere al passo con i tempi ed essere sempre più vicini ai bisogni dei pazienti.

 

Di seguito i progetti finanziati negli anni dalla  Fondazione Uspidalet grazie alla quota del 5×1000. 

Anno 2010 Posta Pneumatica

Valore del progetto 23.638,72 – quota finanziata con il 5×1000 del 2010 11.461,79

La posta pneumatica è un sistema che consente di movimentare materiale biologico in modo rapido ed efficiente: provette e sacche di sangue possono viaggiare tra il Centro Trasfusionale (e il Laboratorio Analisi dove si trova la Centrale di Controllo) e il Pronto Soccorso Infantile senza perdite di tempo.

I vantaggi del sistema sono molteplici: permettono il trasferimento di provette per gruppi sanguigni, prove crociate ed esami immunoematologici in meno di tre minuti; la consegna della richiesta di sangue e di emocomponenti; l’invio di unità di sangue ed emocomponenti direttamente attraverso appositi bossoli di trasporto (che viaggiano a circa 10 chilometri orari) e che raggiungono il pronto soccorso dell’Infantile in tre minuti. Sicurezza e rapidità di intervento sono quindi le parole chiave di questo progetto, che ha preso avvio nel 2014 e che viene utilizzato quotidianamente.

Solo nel 2016 le provette scambiate con il Gardella sono state 2300, a cui si devono aggiungere circa 40 provette al giorno di donazioni, mentre sono circa 150 gli invii che transitano da e verso l’Infantile e un migliaio verso il Pronto Soccorso del Civile.

 

Anno 2011 Videogastroscopio

Valore del progetto € 30.661,04 – quota finanziata con il 5×1000 del 2011 euro 11.181,20

Il Videogastroscopio è un importante strumento che offre alla Pediatria dell’Azienda Ospedaliera di effettuare in modo molto più efficace l’attività di diagnosi e terapia endoscopica per i più piccoli.

Il suo utilizzo avviene infatti in urgenza nei casi di ingestione  accidentale di corpi estranei e blocco di boli alimentari in esofago; in elezione per la diagnostica gastroenterologia (gastriti, esofagiti, malattia celiaca, malattia infiammatoria intestinale, malattia ulceroso-peptica, stenosi esofagee, ernia jatale, ecc) e per l’utilizzo in chirurgia pediatrica, compresa l’applicazione per via endoscopia di gastrostomie.

Per le sue caratteristiche, si tratta di uno strumento che viene utilizzato in emergenza nei bambini più piccoli: finora, ossia da circa un anno, è stato utilizzato circa una decina di volte, un parametro assolutamente elevato e adeguato per il bacino di riferimento del presidio Infantile.

 

Anno 2012 Ecografo Infantile

Valore del progetto € 45.018,00 – quota finanziata con il 5×1000 del 2012 euro 14.008,58

L’ecografo donato dalla Fondazione è un’apparecchiatura all’avanguardia, dotata di sonde standard e dedicate, in particolare di una sonda di piccole dimensioni e con elevata frequenza che consente lo studio di parti superficiali del corpo e molto agevole nello studio dei neonati, in particolare nei nati pretermine, e di una sonda cardiologica, nonché  di protocolli dedicati per lo studio dei vari organi e apparati.

Da quando è stato consegnato, nel marzo 2016, ha permesso alla Radiologia del presidio pediatrico un notevole miglioramento nelle attività quotidiane: viene utilizzato per gli esami ambulatoriali, per  gli esami interni e per le urgenze,  con la realizzazione di circa 150 esami alla settimana.

 

Anno 2013 Neuronavigatore

Valore del progetto € 177.934,20 – quota finanziata con il 5×1000 del 2013 euro 16.460,67

Il neuronavigatore orbitale, collaudato ed operativo dal 16 Settembre, è un’apparecchiatura che  permette di ricostruire e mappare la zona celebrale e quella nasosinusale, consentendo una procedura chirurgica più efficace ed un elevato miglioramento della qualità di vita dei pazienti post intervento. Attraverso una telecamera, il neuronavigatore ricostruisce visivamente la scatola cranica del paziente, rendendo possibile, oltre ad una diagnosi molto più accurata nella definizione della lesione provocata dal tumore, un intervento maggiormente preciso nella zona interessata, riducendo al minimo l’invasività della procedura.

Viene utilizzato sia dalla Neurochirurgia, che ha già effettuato  90 interventi cranici e 10 spinali e dall’Otorinolaringoiatria, che ha effettuato circa 20 interventi di chirurgia endoscopica naso-sinusale.

 

Anno 2014 Progetto Nava

Valore del progetto € 31.499,18 – quota finanziata con il 5×1000 del 2014 euro 28.897,43

I vantaggi della ventilazione NAVA rispetto alle modalità di ventilazione tradizionale sono, pertanto, molteplici: è estremamente confortevole, migliorando l’interazione tra ventilatore e bambino; è protettiva per l’apparato respiratorio, in quanto la pressione nelle vie aeree si riduce quando il bambino sente di essere ventilato troppo e quindi riduce il suo sforzo diaframmatico; è sicura grazie al sistema di ventilazione automatica, che reagisce immediatamente e automaticamente con respiri controllati totalmente dal ventilatore nel caso il bambino vada in apnea; ottimizza il lavoro respiratorio dei muscoli del bambino; riduce la necessità di sedazione e quindi la somministrazione di farmaci.

E’ possibile destinare, senza alcuna spesa, il 5 per mille dalla dichiarazione dei redditi (CUD, 730, 730-I, UNICO) apponendo la propria firma nel riquadro, dedicato al “Sostegno delle organizzazioni non lucrative di utilità sociale, delle associazioni di promozione sociale, delle associazioni e fondazioni” e indicando, nello spazio sotto la firma, il numero di Codice Fiscale della Fondazione Uspidalet  onlus 96047140064.

 

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