6 Aprile 2017
01:54
Tramutare l’anidride carbonica dei fumi in carburante
PROVINCIA ALESSANDRIA – Se troverà applicazione allora il mondo cambierà in meglio. E tutto sarà partito da un’idea cresciuta in provincia di Alessandria. Andrea Bonfante, di Casale Monferrato, ha l’entusiasmo di chi ha 20 anni e la speranza “di non perderlo mai“. Perito chimico, già con un lavoro, sta continuando a portare avanti un progetto battezzato Airlite. È rivoluzionario perché l’idea trasforma in carburante l’anidride carbonica dei fumi di combustione industriale.
“Questa idea – ha spiegato Andrea Bonfante – è nata a scuola nel corso del concorso ‘La tua idea di impresa’ promosso da Confindustria Alessandria. Il progetto prevedeva l’ideazione di una startup e quindi la simulazione della partenza di una mini impresa fatta dagli studenti. Nell’ambito di questo percorso è nata Airlite, un’idea nata dall’esigenza di eliminare fumi tossici nell’ambiente, in particolare gli impianti industriali.”
Airlite è un procedimento chimico in cui “si fa reagire l’anidride carbonica con idrossido di bario e successivamente con carbonio per produrre monossido di carbonio. Si tratta di una sostanza altamente tossica ma, fatta reagire opportunamente con idrogeno, può dar luogo alla produzione di idrocarburi, sia sintetici, come biodiesel, sia idrocarburi da utilizzare come olii lubrificanti. Il bacino d’utenza di questa innovazione avrebbe “una portata mondiale e sarebbe utile a migliaia di aziende“.
“Sarebbe una soddisfazione enorme per me che un’idea nata a scuola, da persone comuni, possa risultare di grande impatto a livello globale“
(Andrea Bonfante)
“Io credo fino in fondo a questa idea – ha commentato Andrea Bonfante, al lavoro per affinare il processo. Il problema più grande è convincere gli industriali di vecchia data che questo processo possa essere utile”. Attualmente Andrea Bonfante ha provveduto insieme ad altri studenti alla creazione di un modello in scala “funzionante. Ora la mia idea è raccogliere fondi e tempo per costruire il modello in scala reale e il più possibile ottimizzato in modo tale da provare che il processo funziona“.
L’idea non ha ancora un brevetto perché prima di procedere Andrea vuole “scoprire fino a che punto si può ottimizzare il processo“. A corroborare la bontà dell’idea ci ha pensato la Mapei che ha fornito aiuti e competenze per elaborare l’evoluzione di ‘Airlite’: “Tramite i loro studi sono riuscito a capire i punti deboli del mio progetto originale e quindi ho ottimizzato il processo. In pratica ho minimizzato gli scarti e massimizzato la resa”.
Andrea confida nel lieto fine di questo percorso: “Sarebbe una soddisfazione enorme per me che un’idea nata a scuola, da persone comuni, possa risultare di grande impatto a livello globale“.
Il progetto “Airlite” è stato sviluppato nel 2016 all’interno dell’Istituto Sobrero di Casale da Andrea Bonfante insieme a Federico Belvisotti (5AC), Andrea Botter, Marco Ferro, Milo Gentilomo, Hajar Lamkhallas, Sara Negri, Ayman Rached, Greta Rinaldi, Paolo Zambello, Carola Zanatta (3A/BC) ed è stato proclamato vincitore del primo “Festival dei giovani italiani” organizzato a Gaeta.