6 Aprile 2017
19:00
La vita da inferno di una donna perseguitata dall’ex
CASALE MONFERRATO – Un cittadino italiano di 53 anni, residente, in Liguria, è stato denunciato dalla Polizia di Casale Monferrato per atti persecutori aggravati. Il provvedimento è partito dopo un episodio avvenuto a giugno dell’anno scorso. Una donna infatti si era presentata in commissariato spiegando di aver subito danni alla propria auto, fra cui il taglio dei fili dei freni. Le indagini della Squadra Investigativa del Commissariato di Casale Monferrato, insospettita da alcune anomalie riscontrate, avevano indotto a pensare che l’autore potesse essere l’ex compagno della persona offesa. L’accurata ricostruzione dei poliziotti ha in effetti permesso di imputare all’uomo il danneggiamento, un fatto aggravato da una serie di persecuzioni attuate dallo stalker nel corso del tempo.
Come emerso dalle indagini infatti la donna aveva ricevuto oltre 1500 telefonate da numeri differenti, uno stratagemma per impedire di essere bloccato. Alle telefonate si erano aggiunte anche centinaia di mail inviate all’indirizzo dell’ufficio della donna, per giunta con ripercussioni negative in ambito lavorativo.
A questo già inquietante scenario si è aggiunto poi un incendio appiccato all’alloggio della vittima, costretta a cambiare casa per non dare più riferimenti al persecutore che nel frattempo aveva iniziato una relazione con una giovane casalese, un alibi per giustificare la sua presenza in città e motivare la violazione del divieto di ingresso in città. Tutto questo sarebbe avvenuto continuando a cercare di raggiungere in ogni modo, via social network, mail o messaggi, l’ex fidanzata. Ad aggravare la situazione la presenza di un figlio minore, costretto a subire le innumerevoli persecuzioni perpetrate dall’uomo.
Lo stalker è stato rinviato a giudizio e condannato per il reato di atti persecutori aggravati dal Tribunale di Vercelli, con obbligo di risarcimento delle spese legali.