8 Maggio 2017
01:16
In provincia solo un’impresa su 3 è puntuale nei pagamenti
ALESSANDRIA – Le imprese alessandrine sono tutt’altro che puntuali nei pagamenti. Lo dice uno studio di Cribis, società del gruppo Crif, specializzata nella business information. I dati, aggiornati a marzo, svelano che l’alessandrino è al penultimo posto in Piemonte e 45esimo in Italia. In particolare solo il 35,7% delle imprese infatti salda i fornitori alla scadenza. La percentuale è appena superiore alla media regionale (35,5%) e alla media nazionale (35,6%) ma distante ben cinque punti percentuali dalla media dell’area Nord Ovest (40,7%). L’alessandrino è anche al penultimo posto in Piemonte per i ritardi gravi, cioè le fatture saldate a più di un mese dal termine. In questo caso le imprese ritardatarie sono il 9,9%, in questo caso meglio della media nazionale (12%), ma in ritardo rispetto a quella regionale (9,6%) e alla media dell’area Nord Ovest (8,4%). Solo Torino fa peggio di Alessandria.
I pagamenti più puntuali sono nel biellese con il 46,6% delle aziende che salda le fatture alla scadenza. Sul podio anche le province di Vercelli (42,3%) e Verbano-Cusio-Ossola (41,4%), seguite da Novara (40,3%), Cuneo (37,1%), Asti (36,9%) e Alessandria (35,7%). Chiude la classifica Torino, che si conferma maglia nera in Piemonte col 31,4% di imprese puntuali.
In Piemonte solo una impresa su tre paga puntualmente: il 35,5%. Il risultato piemontese risulta inferiore sia alla media nazionale (35,6%) sia alla media dell’area Nord Ovest (40,7%) dove solo la Liguria (31,8%) registra un risultato peggiore.
La regione si comporta meglio sul fronte dei ritardi gravi. Il Piemonte è al quinto posto a livello nazionale con il 9.6% dei pagamenti oltre il mese anche se sempre con un ritardo più marcato rispetto alla media dell’area Nord Ovest (8,4%) dove eccelle soltanto la Lombardia (7,3%).
Dal confronto col 2010, inoltre, emerge che le difficoltà degli anni di crisi non sono ancora alle spalle: le imprese puntuali, infatti, sono scese dal 39,5% al 35,7%, mentre i ritardi gravi sono più che raddoppiati, passando dal 4,3% al 9,9%. Il raffronto con lo scorso anno invece svela che i ritardi gravi sono scesi del 3%, ma i pagamenti puntuali sono diminuiti del 2,5%. Il 54,9% delle imprese, dati aggiornati a fine marzo 2017, invece paga entro il mese di ritardo.
“Le imprese piemontesi, come evidenziano i nostri dati, sul fronte dei pagamenti commerciali registrano performance sostanzialmente in linea con la media italiana (con uno scarto appena dello 0,1%), anche se appaiono più in difficoltà se confrontate con la media dell’area del Nord Ovest, lontana 5 punti percentuali. Un quadro a luce e ombre confermato dal trend dell’ultimo periodo: rispetto al 2016, se è vero che i ritardi gravi sono calati del 3%, sono anche scesi i pagamenti puntuali (-2,5%) – ha commentato Marco Preti, Amministratore delegato di CRIBIS. Il calo dei pagamenti oltre il mese di ritardo va sicuramente interpretato come un indicatore del miglioramento dello stato di salute delle imprese piemontesi. Anche i fallimenti, altro importante indicatore, mostrano infatti ormai da un paio d’anni una costante riduzione. Le stesse aziende però mettono in evidenza che in questi anni hanno dovuto fronteggiare una situazione difficile, caratterizzata da una riduzione del giro d’affari e una crescita dei ritardi nei pagamenti e degli insoluti. Tutto ciò è quindi la dimostrazione di come la gestione del credito commerciale sia diventata un fattore centrale della vita aziendale, insieme alla qualità dei prodotti e alle strategie commerciali”.