Shopping griffato senza pagare l’Iva. Finanza scopre maxi frode

SERRAVALLE SCRIVIA – Una vasta operazione coordinata dalla Procura della Repubblica di Busto Arstizio ha permesso di smascherare una maxi frode compiuta da cittadini cinesi che, fingendo di abitare nei paesi di origine, ottenevano il rimborso, in realtà non dovuto, dell’Iva. L’operazione, battezzata “Red Channel” ha portato alla denuncia di 146 persone che acquistavano prodotti di lusso nei più importanti centri della moda. Una azione “sistematica e organizzata” testimoniata dalla disponibilità di appartamenti nei luoghi vicini ai principali centri moda, tra cui anche Serravalle Scrivia, oltre a Firenze e Noventa di Pieve.

Gli acquirenti presentavano il loro passaporto o quello di connazionali e dichiaravano di essere residenti fuori dall’Unione Europea. Per beneficiare dei rimborsi Tax-Free mostravano alle società di Tax Refund dell’Aeroporto di Malpensa anche falsi biglietti aerei. Le indagini hanno portato a scoprire un vero e proprio commercio illegale dei beni, acquistati a un prezzo più vantaggioso rispetto a quelli di mercato, messi poi in vendita su un’apposita piattaforma informatica che ha permesso di conseguire profitti illeciti, oggetto di approfondimenti di natura fiscale.

L’indagine, compiuta dai militari della Guardia di Finanza di Malpensa e dai funzionari dell’Agenzia delle Dogane, oltre alla denuncia dei 146 cittadini cinesi residenti in Italia ha portato alla scoperta di rimborsi dell’Iva non dovuti per 719.375,27 euro. Sono stati sequestrati anche una autovettura, denaro contante, diverse carte di credito riconducibili a soggetti indagati, decine di capi di abbigliamento e accessori per abbigliamento griffati, alcuni personal computer e centinaia di fatture, scontrini fiscali, ricevute di versamenti bancari e ricevute Tax-Free.