7 Agosto 2017
05:00
Viaggio tra i donatori di sangue “che non vanno mai in vacanza”
ALESSANDRIA – Domenico Licandro, 47 anni di Alessandria, ha deciso seguire “le orme del nonno”, storico donatore, e da 26 anni passa sempre all’Ospedale di Alessandria o all’Avis prima di andare in vacanza. Prossimo a partire per le ferie, giovedì mattina Domenico si è presentato al Centro Donatori dell’Ospedale di Alessandria “per fare la sua parte“. “Un gesto semplice, che non costa nulla”, ma importantissimo “per salvare vite”.
Nel lettino a fianco, Alice Altobello 26 anni anche lei di Alessandria, donatrice da 4 anni. In mano una pallina di gomma piuma, Alice ha dedicato circa un’ora della sua mattinata “agli altri”. Lei dona plasma e piastrine e quindi la procedura nel suo caso è più lunga rispetto alla donazione di sangue intero che richiede tra i 10 e 15 minuti. Quel tempo in più non è però un problema “è un semplice atto di riguardo nei confronti del prossimo”. Anche donare plasma e piastrine non provoca alcun dolore o disagio fisico ha garantito Alice che, rilassata e sorridente, ha fatto passare il tempo scambiando quattro chiacchere con le infermiere e guardando i video sui televisori posizionati davanti ai lettini. Di fianco ad Alice e Domenico anche altre due persone alle 9 di giovedì mattina hanno pensato “agli altri” prima di partire per le ferie.
Soprattutto d’estate, infatti, le scorte di sangue scarseggiano e in difficoltà in questi giorni è anche l’Azienda Ospedaliera di Alessandria. In media in un anno servono circa 11 mila sacche di sangue, 1500 unità di piastrine e 1000 unità di plasma, che vengono utilizzate anche per i pazienti delle cliniche e strutture private perché l’attività trasfusionale è solo “pubblica”. Il sangue però “non è un farmaco che si può semplicemente comprare in farmacia quando finisce“ ha ricordato il primario della Medicina Trasfusionale dell’Ospedale di Alessandria Roberto Guaschino.
Con molti donatori in ferie e altri che magari non se la sentono di affrontare il caldo torrido della città per raggiungere gli ospedali o i centri Avis, le celle frigorifere si stanno progressivamente svuotando. Negli ultimi sette mesi, oltretutto, la domanda ha iniziato a superare l’offerta. Aumentata l’attività dell’Azienda Ospedaliera con l’apertura di nuove sale operatorie e reparti è cresciuto anche il numero di pazienti. “Abbiamo avuto 350 richieste di sangue in più ma raccolto circa 170 sacche in meno” ha spiegato il dottor Guaschino. Il sangue, ha ricordato il medico, è però fondamentale per la terapia di pazienti oncologici, per chi è stato sottoposto a un trapianto di midollo e per circa 20 giorni necessita di trasfusioni quotidiane e, naturalmente, per tutte le persone sottoposte a delicate operazioni. Per intervenire su un aneurisma, ha spiegato ancora il primario, possono servire dalle 5 alle 20 sacche di sangue. “Quindi se arrivassero a tempo due pazienti in due soli interventi si potrebbero consumare anche 40 sacche”.
Fondamentale è non rimanere mai a corto di sangue e la speranza è che altri ‘vecchi’ e, soprattutto, ‘nuovi’ donatori si facciano avanti perché “le malattie non vanno mai in vacanza” e, anzi, proprio d’estate aumentano gli incidenti. Per diventare donatori basta avere compiuto 18 anni, pesare almeno 50 Kg e godere di buona salute. Le donne possono donare il sangue due volte all’anno mentre gli uomini, o le donne non più fertili, ogni 90 giorni. Chi lo desidera può comunque chiedere di essere inserito in un programma di plasmaferesi o piastrinaferesi continuativo o accedere alla donazione multicomponente. Per tutte le informazioni si può fare riferimento al Centro Donatori dell’Ospedale di Alessandria, aperto dal lunedì al venerdì dalle 8 alle 13 e il sabato dalle 8 alle 12. Pronta ad accogliere nuovi donatori è anche l’Avis di Alessandria in Lungo Tanaro, aperta il sabato mattina dalle 8 alle 12.