Autore Redazione
domenica
3 Dicembre 2017
05:02
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Eventi

“The Uppertones”, i suoni giamaicani degli anni 50 a Gavazzana

Il trio di artisti si esibirà lunedi 4 dicembre alla casa del blues di Gavazzana
“The Uppertones”, i suoni giamaicani degli anni 50 a Gavazzana

GAVAZZANA – Arriveranno lunedì 4 dicembre alle 21 alla casa del blues di Gavazzana, The Uppertones.

The Uppertones sono un trio dedicato ai suoni giamaicani degli anni 50 quando il mento incominciava a fondersi con lo swing, il boogie e il calypso creando un mix poi definito bluebeat o Jamaican boogie”, da questa miscela esplosiva negli anni seguenti nacquero la musica ska, rocksteady, reggae, hip hop etc. Quindi parliamo proprio delle fondamenta della musica “moderna” da una parte il soundcaraibico come il mento e il Calypso e dall’altra il sound dell’America di quegli anni, lo swing, il boogie, il primo R’n’B.
La formazione è guidata da:
Mr.T-Bone al secolo Luigi De Gaspari, personaggio di spicco della scena ska internazionale, cantante e trombonista che negli ultimi quindici anni ha pubblicato dieci dischi e portato la sua musica dal vivo con centinaia di concerti in tutta Europa, Stati Uniti, America Latina ed Indonesia.

Peter Truffa un italo-americano di New York, pianista fenomenale ma anche cantante e compositore, ha suonato per dieci anni in Italia con Giuliano Palma & The Bluebeaters e precedentemente ha girato il mondo con i New York Ska-Jazz Ensemble.

Ferdinando Count FerdiMasi è il batterista e pietra miliare della musica in levare in Italia, fondatore dei Casino Royale nel 1987 e a seguire anche dei Bluebeaters con i quali suona ininterrottamente dal 1994 ad oggi.

Gli Uppertones hanno pubblicato nel 2015 il loro disco d’esordio Closer To The Bone, un album di brani dell’epoca riadattati al suono giamaicano e a questo strano miscuglio chiamato bluebeat. Il risultato è strabiliante, fioccano richieste di live da tutta Europa e la band parte per un lunghissimo tour che alla fine conterà 200 concerti in due anni suonando nei migliori clubs e in moltissimi festival in oltre dodici paesi europei.

Durante il lungo tour i membri della band hanno comunque trovato il tempo di comporre molti brani originali e una volta arrivati allo studio di registrazione avevano pronte più di 25 canzoni. Stesso sound, stessi musicisti, stesso studio, ma questa volta raccontano le loro proprie storie nel loro secondo disco.

Ingresso libero riservato ai soci.

 

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