30 Dicembre 2017
04:04
A Pavia si festeggia l’anno con “Aggiungi un posto a tavola”
PAVIA – Come ormai tradizione, il Teatro Fraschini offre al pubblico l’opportunità di trascorrere a teatro, con brindisi finale di mezzanotte, la serata di San Silvestro (domenica 31 dicembre). Inizio spettacolo previsto per le ore 21.30. Quest’anno si festeggia con Aggiungi un posto a tavola “l’ever green” della commedia musicale italiana. Protagonista Gianluca Guidi. Con Emy Bergamo, Marco Simeoli, Beatrice Arnera, Pietro Di Blasio, Francesca Nunzi. Replica il pomeriggio del 1 gennaio alle 18.
Aggiungi un posto a tavola è diventato un “classico” della commedia musicale all’italiana. All’interno del corposo archivio di testi scritti dalla premiata ditta Garinei & Giovannini, alcuni titoli come questo mantengono inalterato lo smalto e la freschezza primigenia: complici le trame favolistiche e sognatrici, le musiche, i personaggi pensati e ritagliati su interpreti carismatici.
La coppia di autori ha inventato un genere, la commedia musicale italiana, l’evoluzione del vecchio varietà a quadri distinti in un testo vero e proprio con storie e personaggi, impreziosito però da ottime partiture musicali, coreografiche e canore. Hanno costituito una vera e propria “officina creativa”, scrivendo copioni, dirigendo attori, costruendo cioè una squadra artistica di prim’ordine, offrendo la ribalta oltre ad attori di successo, anche a giovani promettenti (un caso per tutti, la sostituzione all’ultimo minuto in Alleluia brava gente del divo-protagonista con uno sconosciuto, Luigi “Gigi” Proietti). La macchina non si è fermata dopo la scomparsa di Giovannini, avvenuta nel 1977, e Garinei, con la sua granitica forza e il suo carisma ha proseguito l’operato, sempre in memoria del compagno d’arte.
Ai meno giovani la coppia di Garinei & Giovannini, due cronisti sportivi che nel secondo dopoguerra si convertirono alla satira umoristica, richiamano subito alla memoria una geniale creatività applicata non solo al teatro, nel “quartier generale” del Sistina di Roma, assurto a tempio indiscusso della commedia musicale, ma anche ai primi vagiti della televisione italiana, con varietà storici come il Musichiere e Canzonissima. Ai giovani questa sigla deve essere presa ed esempio, deve far riconoscere subito l’equivalente di una spiccata originalità, di una abile capacità artistica e di un marcato professionismo a tutti i livelli.
La storia narra le vicende conseguenti ad una telefonata che Dio fa ad un parroco di montagna, Don Silvestro: il Padreterno incarica il povero malcapitato di costruire una nuova arca per salvare il paese dal secondo diluvio universale. Arduo dover convincere i compaesani che non gli credono, come il Sindaco Crispino. Intanto nel villaggio i guai non mancano: Clementina, figlia di quest’ultimo, è tormentata perché vanamente innamorata di Don Silvestro e, come se non bastasse, in paese si scatena molto scompiglio con l’arrivo di Consolazione, una donnina “allegra” che dovrebbe consolare tutti gli uomini la notte prima della catastrofe. Come nelle migliori tradizioni favolistiche, alla fine, tutto si sistema, scampato è il diluvio, grazie a Don Silvestro che convince Dio a non scatenarlo. Tutti si stringono intorno ad una tavola per festeggiare, aggiungendo un posto per la colomba divina che si unisce alla comunità riappacificata.
La tonaca di Don Silvestro è vestita da Gianluca Guidi erede dal 2009 del personaggio che fu del padre Johnny, oggi cura anche la messa in scena dell’allestimento. Dorelli padre, in questa commedia, a partire dal 1974 (l’anno del debutto), ha giocato il ruolo da mattatore, perpetrando il successo nelle edizione successive. Oggi Guidi è impegnato così a ricoprire una parte che si è trasformata in una sorta di “staffetta” e che permette di “eternare” lo spettacolo e coinvolgere un pubblico nuovo, creando un passaggio di generazione in generazione.
La voce di Dio è di Enzo Garinei, fratello di Pietro, memoria storica vivente del Teatro Sistina; riveste i panni del bel personaggio di Consolazione la spumeggiante Emy Bergamo, segnando, dopo l’interpretazione di Rosetta in Rugantino e Adelina in Se il tempo fosse un gambero, il record di prima attrice ad aver interpretato tre ruoli da protagonista femminile del repertorio di Garinei e Giovannini.
Crispino e Ortensia sono Marco Simeoli e Francesca Nunzi, entrambi provenienti dal laboratorio di Gigi Proietti. Toto è Piero Di Blasio, formatosi all’Accademia di Claudio e Pino Insegno. La giovane rivelazione è Beatrice Arnera, nel ruolo di Clementina.
Immutati gli altri ingredienti “originali” dello spettacolo: scene e costumi di Giulio Coltellacci, le indimenticabili musiche di Armando Trovajoli (di cui ricorrono i cento anni dalla nascita), le coreografie di Gino Landi.
Info biglietti: www.teatrofraschini.org