Autore Redazione
domenica
28 Gennaio 2018
07:00
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Eventi - Valenza

Il noir in commedia. Recensione di Rosalyn al Teatro Sociale di Valenza

Il noir in commedia. Recensione di Rosalyn al Teatro Sociale di Valenza

VALENZA – Inizia con un interrogatorio in un commissariato americano “Rosalyn”, presentato sabato 27 gennaio al Teatro Sociale, pieno di un pubblico che ha a lungo applaudito le protagoniste Alessandra Faiella e Marina Massironi. Il testo è un thriller psicologico, scritto da Edoardo Erba e diretto da Serena Sinigaglia, una coppia artistica ben sperimentata e capace di andare abilmente in profondità nello scavo interiore, come già in “Utoya”.

L’atmosfera è cinematografica e la tecnica è quella del flash back. In un commissariato a Detroit, Esther/ Faiella, scrittrice di successo, è interrogata circa un omicidio di anni prima a Toronto. La sua deposizione verte sull’incontro fortuito con Rosalyn/Massironi, una donna semplice e oppressa da un amante violento che lei stessa, spinta dalla lettura del libro della scrittrice, avrebbe ucciso.  Su un piano inclinato non uniforme, scenografia di Maria Spiazzi che potrebbe non sfigurare come opera di arte contemporanea, il passaggio dalla stanza di commissariato ai fatti di Toronto è continuo, in un andamento registico da film giallo, contaminato dalla commedia, ma progressivamente sempre più complesso.

La Ester di Alessandra Faiella è raffinata, risoluta e inizialmente tanto sicura di sé da essere altezzosa. Tutto cambia, lo sconcerto si riflette su di lei e ne muta l’espressione, mentre il gioco delle personalità si svela solo nel finale. Il suo doppio dissimile e rivelatore è la Rosalyn di Marina Massironi, disarmante, divertente e, in ultimo, persino fatale.

E’ un gioco di tessere che si incastrano e man mano rivelano un disegno che ribalta lo schema iniziale, va a scavare nella mente della protagonista e ne scardina le certezze. Molto noir e cerebralmente spiazzante il taglio registico di Serena Sinigaglia che preme sul rapporto ambiguo delle due protagoniste. La relazione di forza tra l’intellettuale  padrona della sua vita e la sprovveduta donna delle pulizie si ribalta, poi muta ancora forma e infine si ricompone in un unico punto di vista. Si ride e la vocazione comica delle due protagoniste si vede, ma è una commedia che vira, attraversa temi legati al rapporto di coppia e alla violenza, per approfondirne le conseguenze mentali e inconsce.

Una prova di grande spessore per Alessandra Faiella e Marina Massironi, che convincono per l’interazione in crescendo e il passaggio dalla leggerezza comica alla suspense da giallo criminale. Su tutto, un vertice di psicanalisi.

Notevole e assolutamente meritato il successo di pubblico al Teatro Sociale di Valenza.

 

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