4 Ottobre 2013
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Il premio testimone di pace all?associazione di volontariato Jerry Essan Masslo
Il premio Testimone di Pace 2013 andrà quest’anno all’associazione di volontariato Jerry Essan Masslo di Castel Volturno. Il riconoscimento è stato assegnato per il progetto La Casa di Alice, nome dato alla villa di Castel Volturno confiscata all’esponente della camorra Assunta “Pupetta” Maresca e divenuta un laboratorio di sartoria sociale. Un tripudio di stoffe africane cucite da mani di donne italiane e del continente davanti all’Italia. Testimoni di pace, giunto all’ottava edizione, premierà anche, per la Sezione Informazione, il giornalista Sergio Nazzaro, autore del libro “Castel Volturno. Reportage sulla mafia africana”.
La premiazione avverrà questa sera allle 21 al Teatro Splendor di Ovada. Il Premio Testimone di Pace, giunto alla settima edizione, viene conferito ogni anno ad una persona, ente o associazione che si sia particolarmente distinta per l’impegno e l’azione nell’ambito della pace e della nonviolenza.
L’associazione di volontariato intitolata a Jerry Essan Masslo ha sede nel casertano, terra di camorra e di fortissima immigrazione dai paesi africani. E’ stata fondata nel 1989, l’anno in cui morì Jerry Essan Masslo, giovane sudafricano rifugiatosi in Italia per sfuggire alle persecuzioni razziali del suo Paese, ucciso nel corso di una rapina da giovani balordi di Villa Literno. Nata come associazione di volontariato medico-sociale, la “Jerry Essan Masslo” opera attivamente nell’educazione alla legalità e nel contrasto alla criminalità organizzata. Nel 2010 alcuni volontari dell’Associazione hanno dato vita alla cooperativa Altri Orizzonti, cui venne affidata in comodato decennale la villa di Castel Volturno confiscata all’esponente della camorra Assunta “Pupetta” Maresca, nota negli anni Cinquanta perché, giovanissima, uccise il presunto mandante dell’omicidio di suo marito, il boss Pasquale Simonetti. In un edificio strappato alla criminalità, è nata così la Casa di Alice. E’ un laboratorio di sartoria sociale in cui donne africane e donne campane lavorano insieme alla realizzazione e commercializzazione di abiti confezionati con magnifiche stoffe multicolori provenienti da paesi africani. Cuore dell’iniziativa è il progetto “MADEin CastelVolturno – Vestiamo la libertà”, divenuto marchio della sartoria. Altre informazioni, e la possibilità di acquistare abiti e accessori realizzati nella Casa di Alice, su www.madeincastelvolturno.com
L’altro premio, Sezione Informazione, andrà al giornalista Sergio Nazzaro, per il volume “Castel Volturno. Reportage sulla mafia africana”.
Giornalista, reporter e documentarista, Sergio Nazzaro è il più esperto conoscitore di mafia nera. Il volume dedicato a Castel Volturno è un viaggio durissimo nel delta del Volturno, tra Caserta e Napoli. Droga, sfruttamento, tratta di esseri umani: il litorale della Domiziana, raccontato con una lingua secca e potente da Nazzaro, è il luogo che non ti aspetti, dove la mafia africana e la camorra, insieme, stravolgono il concetto stesso di vivere civile. E nello stesso tempo il luogo dove la difesa della legalità, come accade nella Casa di Alice, ha il sapore aspro dell’eroismo. Altre informazioni su: www.sergionazzaro.com
La premiazione sarà al Teatro Splendor di Ovada il 4 ottobre, alle 21.
Nella foto in alto i ragazzi della ‘Casa di Alice’. Sotto Sergio Nazzaro.