Autore Redazione
venerdì
11 Maggio 2018
13:27
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Eventi - Alessandria

Le origini rurali della città di Alessandria e le sue cascine storiche

Le origini rurali della città di Alessandria e le sue cascine storiche

ALESSANDRIA – Venerdì 11 maggio, alle ore 17.00, ad Alessandria, presso le Sale Storiche della Biblioteca Civica “Francesca Calvo”, si terrà il convegno “Le origini rurali della città di Alessandria e le sue cascine storiche”, organizzato dall’Associazione Culturale Liberamente – Laboratorio di Idee.

All’evento interverranno Lisi Vicarelli, Roberto Maestri e Fabrizio Priano.

Un’occasione per mettere in evidenza un patrimonio culturale, storico e architettonico, spesso, anche di grande valore artistico, che viene praticamente ovunque in Italia non solo negletto, ma anche abusato – dichiara Lisi Vicarelli -. Ora in Alessandria per questo importante anniversario vogliamo dare seriamente inizio alla sua rivalutazione”.

La storia dei rapporti tra il Comune di Alessandria e i Marchesi di Monferrato è spesso confusa e densa di luoghi comuni che, a volte, non trovano conferma nei documenti – spiega Roberto Maestri -. Il mio intervento ricostruirà alcuni eventi che vanno dalla fondazione di Alessandria ai primi sessant’anni di esistenza della Città stessa, all’interno di un complesso quadro politico che coinvolge il Papato, l’Impero (di Federico I di Svevia), la Lega Lombarda, Genova: tutti interessati al controllo di una nuova Città che, oggi come nel Medioevo, rappresenta un fondamentale crocevia geografico”.

Con il convegno sulle origini rurali della città di Alessandria e sulle sue cascine storiche l’associazione culturale Libera Mente Laboratorio di Idee vuole porre l’accento su un patrimonio storico architettonico importantissimo per la città di Alessandria e che spesso non viene considerato nella giusta luce – chiosa il presidente dell’Associazione Liberamente Laboratorio di Idee -. Il convegno rientra nelle manifestazioni per gli 850 anni di storia della città e questo ci onora e ci riempie ancora più di orgoglio, così come la sala storica della biblioteca che ci sembra il luogo più appropriato per i temi che trattiamo”.

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