Autore Redazione
giovedì
28 Giugno 2018
07:02
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Eventi - Alessandria

Cena sotto le Stelle de “I due Buoi” per Aido

Giovedì 28 giugno alle ore 20,30 in Via Cavour 32, di fronte all’hotel Alli Due Buoi,  si attendono cento partecipanti per la cena sotto le stelle a favore di AIDO che quest’anno festeggia 39 anni di presenza in provincia di Alessandria.
Cena sotto le Stelle de “I due Buoi” per Aido

ALESSANDRIA – Metti uno chef stellato, Jumpei Kuroda , una location stellata – il ristorante “I due Buoi”, stella  Michelin di Alessandria , una bella serata d’estate sotto le stelle e l’invito per una buona causa  i progetti di educazione alla salute A.I.D.O., Associazione Italiana per la Donazione di Organi, Tessuti e Cellule e si hanno tutti gli ingredienti per l’evento benefico “in 100 per la Vita” .

Giovedì 28 giugno alle ore 20,30 in Via Cavour 32, di fronte all’hotel Alli Due Buoi,  si attendono cento partecipanti per la cena sotto le stelle a favore di AIDO che quest’anno festeggia 39 anni di presenza in provincia di Alessandria.

Siamo onorati che la direzione de I due Buoi abbia pensato ad A.I.D.O. per questa serata  di solidarietà. Invitiamo tutti coloro che amano la vita a partecipare perché lo scopo della cena è sostenere i nostri progetti di educazione alla salute.  Chi sceglie di donare, sceglie la vita e  assume un impegno a lungo termine, post mortem. L’impegno porta ad essere più consapevoli della propria salute e di quella degli altri, dello stile di vita che si conduce. Il menu che lo chef Jumpei Kuroda  propone per la cena “in 100 per la vita” va in questa direzione: nel piatto gusto e salute per evidenziare come sia importante prendersi cura di se, fare le scelte giuste partendo dai piccoli gesti quotidiani per garantire benessere per se e per chi ci sta intorno” dice Nadia Biancato presidente provinciale di A.I.D.O.

Le prenotazioni si sono chiuse il 25 giugno, per info 3394297396 oppure 0131 517171. 

Forse non tutti sanno che l’A.I.D.O. non si occupa solo di promuovere la cultura della donazione degli organi, ma anche e soprattutto di diffondere  corretti stili di vita. Partendo dal benessere della persona  si fa prevenzione. Pochi giorni fa si è tenuto a Quattordio uno dei tanti incontri dedicati ai benefici della camminata quotidiana, altri seguiranno in città e provincia dedicati alla corretta alimentazione e alla prevenzione di talune malattie che oggi uccidono più degli incidenti stradali ( il fumo, ad esempio). “Le liste d’attesa per ricevere un organo si allungano sempre di più ed è quindi fondamentale evitare di aver necessità di un trapianto per risolvere gravi problemi di salute che possono insorgere anche da scorretti stili di vita. La richiesta di organi è molto più elevata che in passato. Il numero dei trapianti, molti dei quali salva vita,  cerca di far fronte a questa necessità ma  la penuria di organi non consente di aiutare tutti coloro che ne avrebbero bisogno. Alcuni dati per capire meglio, facendo il caso del rene, l’organo di cui si ha maggiore necessità ( nel 73% dei casi): nel 2017 i pazienti iscritti nella lista d’attesa erano 8.794. A fine anno 1.927 sono stati i trapiantati di uno o entrambi i reni, 6.492 coloro rimasti in lista. Purtroppo 156 sono stati i decessi intervenuti per mancanza di organi da trapiantare. In media un paziente attende oltre 3 anni per ricevere la chiamata dall’Ospedale che gli cambierà definitivamente la vita. Per chi è in attesa di un rene c’è la dialisi con i problemi che comporta a chi ne ha necessità ma anche alla famiglia, per altri non ci sono trattamenti sostitutivi.  Sono oltre 9 mila le persone in attesa di un trapianto e decine di migliaia sono in attesa di poter entrare nelle liste. Non si può rimanere insensibili di fronte a questi dati. Senza donazione non c’è trapianto. Il trapianto permette al ricevente di tornare ad avere una vita con tutto ciò che comporta: lavorare, avere figli, fare sport, tutto ciò che diversamente è negato, con aspettative di vita come tutte le altre persone sane. Ma accanto alla diffusione di informazioni sulla donazione, i volontari di A.I.D.O. sono impegnati nel comunicare informazioni utili alle persone di ogni età, partendo dai giovani nelle scuole per arrivare agli ultra ottuagenari, perché là dove si può agire autonomamente è importante farlo subito e bene per il nostro benessere psicofisico” afferma Biancato.

Il 28 giugno sarà una festa della vita, con tutti coloro che vorranno sostenere, partecipando alla cena al costo di 30 euro, i progetti “benessere” di A.I.D.O., ma sarà anche un’occasione per informarsi sull’attività dell’associazione a livello locale, operativa attraverso otto Gruppi Comunali. “I nostri volontari non escono mai di casa senza un depliant informativo, un modulo di adesione. Per questo nel 1986 AIDO è stata insignita dal Presidente della Repubblica della Medaglia al Merito della Sanità Pubblica. AIDO è un esempio unico al mondo e chi decide di donare è un esempio per tutti”.

 

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