30 Giugno 2018
05:07
Finale del Monfrà jazz festival nei boschi del Monferrato
MONFERRATO – Dopo un week end ricco di appuntamenti a Casale Monferrato il Monfrà Jazz Festival 2018 torna sulle colline del Monferrato. Un altro doveroso omaggio allo spirito di questa manifestazione, nata anche per celebrare i 4 anni dall’inserimento di questo territorio nel patrimonio Unesco in un mix di musica, paesaggio e sapori.
L’organizzazione dell’Accademia Le Muse, ha preparato due concerti gratuiti immersi nel verde: il primo sabato 30 giugno, ore 19.00, al Parco di Villa Poggio – MelaGodo a Terruggia con Laura Perilli 4et. Laura Perilli, voce sottile e raffinata, propone un repertorio di standard americani avendo come punto di riferimento cantanti storiche come Billie Holiday, Ella Fitzgerald, Sarah Vaugan.
Domenica 1 luglio alle ore 18.00 all’Eremo di Odalengo Grande dove si esibirà Stefano Calcagno Swing 4et con un repertorio che il trombonista dedica alla grande musica americana degli anni ’40 e ’50. Ma anche la location è uno spettacolo, un luogo magico per la storia e per la collocazione in mezzo alla natura da poco restituito al pubblico.
Fabio Olivero, sindaco di Odalengo Grande e presidente di Unità Comuni Valcerrina, lo racconta così: “Poco a sud dell’abitato di Odalengo Grande sul colle di Moncucco sorgeva un romitorio. In epoca settecentesca sul colle è stata edificata una chiesa dedicata alla Madonna delle Grazie, di cui il romitorio è divenuto l’abside. In breve tempo la chiesa è divenuta punto di riferimento anche per i paesi vicini. Purtroppo la chiesa da anni è stata inglobata nel bosco che ricopre il monte di Moncucco. Nonostante questo, il luogo ha ancora un elevato valore simbolico per noi e vorremmo ridargli vita. In quest’ottica è maturata l’idea un po’ folle di organizzare lì, all’interno del bosco che ha preso il posto del sagrato della chiesa, una tappa del MonJF. Si tratterà di un primo ma ambizioso passo per la riscoperta di questo luogo e magari di molti altri luoghi del Monferrato che come questo fanno parte della nostra storia ma che rischiano di essere dimenticati”.