4 Ottobre 2018
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Dalle terre degli Aleramici alla Sicilia
PROVINCIA – Sarà dedicato alla presenza degli Aleramici in Sicilia, il Convegno di venerdì all’Officina di Studi Medievali in via del Parlamento a Palermo, intitolato “Dalle terre degli Aleramici alla Sicilia. La migrazione “Lombarda” nella Sicilia arabo-normanna. Previsti gli interventi di Fabrizio Di Salvo e Roberto Maestri
(Circolo Culturale “I Marchesi del Monferrato”), Francesco Barone (Università di Catania), Joanna Drell (Università di Richmond – USA), Salvatore Trovato (Università di Catania), Diego Ciccarelli (Officina di Studi Medievali), Davide Pettener (Università degli Studi di Bologna), Marco Nania e Luca Sineo (Università degli Studi di Palermo), Francesco Paolo Tocco (Università degli Studi di Messina).
In occasione dell’incontro sarà proiettato il documentario: Aleramici in Sicilia. Viaggio nel cuore della Sicilia Aleramica Normanna, mentre a partire dalle 21 si terrà una Rievocazione Storica; nelle giornate di venerdì e di sabato sarà allestita una esposizione di prodotti tipici piemontesi e siciliani.
Aleramici in Sicilia è un progetto pluriennale patrocinato dalla Regione Siciliana, dalla Regione Piemonte e dalla Regione Liguria. “Il Convegno prende spunto dal racconto di una emigrazione medievale dal Piemonte verso la Sicilia governata dai Normanni – sottolinea Roberto Maestri, presidente del Circolo Culturale “I Marchesi del Monferrato” – che coinvolse migliaia di persone impegnate a ripopolare una terra fertile ed accogliente: cominciò così una storia, durata oltre tre secoli, che vide protagonisti: nobili, commercianti, artigiani, contadini, avventurieri. Il fenomeno migratorio inizia nell’XI secolo, quando gli abitanti provenienti dalla Marca Aleramica (comprendente il Monferrato, l’Astigiano, le Langhe e il Savonese) raggiungono la Sicilia”.
Venne a formarsi un’isola linguistica gallo-italica all’interno della Sicilia: la parlata degli abitanti provenienti dal nord Italia si è mantenuta a lungo in Sicilia ed esistono ancora quattordici Comuni dove la parlata gallo-italica si è conservata nella sua forma originaria. Nel corso del tempo gli Aleramici si confrontarono con Normanni, Svevi, Angioini, Aragonesi conservando la loro identità ma dimostrandosi sempre aperti al confronto con altre culture. Sono oltre settanta le località Siciliane in cui è attestata la presenza di abitanti provenienti dalla Marca Aleramica.
Aleramici in Sicilia non intende comunque limitarsi alla riscoperta, e valorizzazione, dei legami storici tra i territori, ma intende offrire un’opportunità per lo sviluppo di progetti in ambito turistico ed enogastronomico sotto l’egida dei siti Unesco de I paesaggi vitivinicoli di Langhe-Roero e Monferrato e della Fondazione Unesco Sicilia.
Il progetto prevede l’organizzazione anche di eventi dedicati alla valorizzazione dei prodotti agroalimentari che furono commercializzati all’epoca: con particolare attenzione alla vite, la cui coltivazione fu rivitalizzata in Sicilia proprio a seguito dell’arrivo degli Aleramici; particolarmente importante la riscoperta del commercio dei vini in epoca medievale ed in età moderna.