25 Dicembre 2018
02:00
Dietro le quinte di Gelindo. Da 94 anni spettacolo di Natale di Alessandria
ALESSANDRIA – Natale ad Alessandria vuol dire anche “Gelindo”, testo teatrale che da 94 anni va in scena ininterrottamente al Teatro San Francesco.
La storia del burbero pastore dal cuore d’oro è stata narrata, rigorosamente in dialetto alessandrino, anche durante la Guerra. In quegli anni, ha raccontato Luigi Visconti, si sfidavano persino le bombe per mettere in scena almeno il sabato e la domenica pomeriggio la “divota cumedia”. Luigi, da tre mesi 90enne, per 45 anni sul palco del Teatro San Francesco è stato Maffeo. Per lui di “Mafè” per dirla in dialetto, nella lunga storia di Gelindo, però, c’è ne è uno solo: Enzo Bocca, regista tra i fondatori de I Pochi. Allievo del “Mafè dei Mafè”, Luigi è riuscito a trasmettere la passione per Gelindo anche al figlio Luca, che solo da qualche anno ha svestito i panni di Tirsi, indossati per 26.
Come molti altri membri del cast Luigi e Luca sono cresciti con Gelindo. Tra gli attori, tutti rigorosamente “non professionisti”, c’è addirittura chi ha calcato il palcoscenico del Teatro San Francesco praticamente in fasce come Gesù Bambino. La sera di Natale, dalle 21, ci saranno circa 40 persone, davanti e dietro le quinte e, altrettante si ripresenteranno il giorno di Santo Stefano per la doppia rappresentazione, alle 15 e alle 21.
Anche con le repliche di inizio anno, il 4, 5 e 12 gennaio alle 21 e il giorno dell’Epifania e domenica 13 gennaio alle 15, l’associazione culturale San Francesco spera confermare la tradizione dei “sold out” di Gelindo. L’incasso dello spettacolo De.Co. di Alessandria, come sempre, verrà poi interamente devoluto ai Frati Cappuccini.