24 Dicembre 2014
09:19
Gli auguri dei vescovi per Natale
PROVINCIA DI ALESSANDRIA – In occasione del Natale abbiamo raccolto alcuni stralci di interventi dei vescovi di Alessandria e Casale. Manca l’intervento del neovescovo di Tortona, Monsignor Vittorio Francesco Viola, appena arrivato e impegnato nei molti appuntamenti organizzati in queste settimane che ha voluto comunque augurare un buon Natale a tutti gli ascoltatori.
Cominciamo da Monsignor Guido Gallese, intervenuto nei nostri studi per raccontare il suo modo di vedere il Natale: “a me pare che Gesù abbia portato nel mondo una dote di profondità e di spessore. Vivere il Natale vuol dire viverlo con spessore perché quando lo viviamo superficialmente, dopo un po’ di anni, ci rendiamo conto che abbiamo perso qualcosa e qualcosa di importante. La nostra famiglia, i nostri legami sono cose importanti che meritano una attenzione più profonda e anche un loro senso”.
Il vescovo Gallese si è anche soffermato sulla risposta della comunità alessandrina ai problemi della città: “mi pare di vedere delle cose belle nel senso che trovo delle risposte e una voglia di agire insieme e di pregare insieme. Quando ci si unisce viene fuori la comunità e si può fare di tutto. Noi siamo ottimisti di radice perché Gesù è venuto a dare senso alla vita e anche alla morte, questo grande tabù umano. Gesù è venuto a dare senso a tutto e il cristiano ha una visione della realtà per cui riesce a guardare le cose sapendo che c’è un disegno divino che interverrà, aiuterà e risolverà i problemi. Quindi c’è una visione ottimista di fondo che scaccia il nostro modo spesso pessimista di vedere il mondo”.
In questo senso, ha spiegato ancora Monsignor Guido Gallese, è indispensabile l’aiuto della Chiesa a favore dei poveri: “non possiamo risolvere economicamente i problemi delle persone perché non ne abbiamo la portata economica. Però creare una rete di solidarietà, di cura, di presa in carico, questo si può fare. Avvicinare altre persone a quelle bisognose è un compito importante che dobbiamo svolgere con perseveranza e costanza.”
In questo senso è stato molto apprezzato il pranzo di Natale organizzato domenica scorsa dalla Comunità di Sant’Egidio e dalla Caritas: “una cosa molto bella che ho appoggiato con molta forza quando sono arrivato perché ci credo molto. Io ho fatto l’esperienza di una mensa per poveri quando ero responsabile della pastorale giovanile nel centro di Genova. È sempre stata un’occasione di incontro bellissimo con gli ultimi degli ultimi, quelli che non avevano nemmeno i requisiti minimi per andare nel più scalcinato dormitorio della città di Genova. Lì ho imparato a conoscere queste persone, ad amarle, ad apprezzarle. Purtroppo ne vedi morire tanti, giovani, ma impari che queste persone hanno un tesoro nascosto e che chiunque può trovarsi in breve tempo in quelle condizioni. Perciò è importante non far mancare l’affetto. Far sentire queste persone a casa. Io vorrei iniziare a Valenza con i giovani una mensa settimanale per cercare di essere vicini alle persone in difficoltà con questo stile: mangiare con loro senza barriere“.
Infine, per Natale, monsignor Guido Gallese ha invitato i credenti a “fare del bene, perché non basta non fare del male” mentre ai non credenti il suo consiglio è di “assaporare la seduzione di Gesù. Nel senso letterale del termine: se ducere, condurre a sé. Quello che auguro a chi non crede è di cogliere il fascino di Gesù“.
Il pensiero di monsignor Alceste Catella, nel suo video messaggio dedicato ai fedeli della Diocesi di Casale Monferrato, ha invece sottolineato che è “nelle nostre difficoltà o sofferenze che si manifesta l’amore del Signore“. “Nel Natale – ha anche aggiunto il vescovo – sono la semplicità e la piccolezza a trionfare, non le cose straordinarie, grandiose o impossibili a viversi e realizzarsi“.
E per il 2015 prossimo Catella ha augurato a tutti di ritrovare la fede. “Ritroviamo la nostra fiducia nel Signore: questo ci aiuterà ad avere fiducia in noi stessi, anche in situazioni difficili, a saper riprendere giorno dopo giorno il nostro cammino diventando capaci di accorgerci gli uni degli altri, di essere d’aiuto gli uni per gli altri, di essere parola che conforta e persone capaci di ascoltare e di intessere un dialogo che davvero costruisca relazioni, amicizia, umanità permettendo di affrontare insieme anche i problemi più dolorosi e più difficili“. Qui il link con il videomessaggio completo.