Autore Redazione
domenica
18 Gennaio 2015
01:04
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Eventi

Un gioco di potere. Recensione de “Il Prestito” di Jordi Galceran

Un gioco di potere. Recensione de “Il Prestito” di Jordi Galceran

MEDE – “L’attuale sistema neoliberale ci costringe a prendere decisioni che in un sistema economico più equilibrato non dovremmo prendere”

“Il prestito“ di Jordi Galceran, messo in scena sabato 17 gennaio al Teatro Besostri di Mede, per la regia di Giampiero Solari, si inserisce nella congiuntura economica attuale e vi ambienta un rapporto paradossale di rivalità e complicità tra due uomini basato su un dialogo serrato.

Un tale (Gianluca Ramazzotti) si vede rifiutare un prestito modesto da un cinico direttore di banca (Antonio Catania) e, per questo, gli comunica di volerne sedurre la moglie, riducendolo così alla vita squallida e misera da separato.  Il dialogo parte da un realismo iniziale, per sfociare in una situazione surreale di dipendenza del bancario verso il cliente, con uno spostamento drastico della posizione di potere.  La ragione e l’irrazionalità si scontrano alla ricerca di un piano di intesa impossibile, in una sequenza di battute fulminee che trovano l’apice in un finale che sorprende.   

La commedia diverte e stupisce con il continuo cambiamento di prospettiva nei confronti della situazione. Il debole diventa forte e viceversa, mentre una pedana girevole, sulla quale è montato l’ufficio del direttore, si muove e muta il punto di vista di chi guarda.  La scenografia gioca sulla variabilità ed è molto efficace a segnare il passaggio del tempo e i drastici cambi di registro psicologico.

Antonio Catania e Gianluca Ramazzotti sono tempestivi nel reggere un dialogo brillante ma denso di variazioni emotive e mentali. Il senso del paradosso, pur all’interno di un contesto di crisi molto attuale e credibile, suscita ilarità , ma induce anche ad una riflessione sulla precarietà di ogni certezza. Tutto è mutevole:  la gerarchia cambia, la sicurezza si dilegua e il nemico diventa complice. Lo stesso pubblico è portato a parteggiare prima per un protagonista inizialmente vessato, poi per l’altro che diventa vittima.

Commedia ipnotica e intelligente, dal taglio registico brillante al punto giusto e ottimamente recitata. Molti applausi, sia a scena aperta che al termine della pièce, da parte di un pubblico decisamente numeroso che ne ha decretato il successo.

La stagione al Teatro Besostri di Mede prosegue, sabato 31 gennaio,  con “Il signor G. e l’amore”, un omaggio a Giorgio Gaber con Rossana Casale.  

Nicoletta Cavanna

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