7 Marzo 2015
00:37
Le dinamiche grottesche dei colloqui di lavoro nel saggio della Scuola di Teatro di Nuovo Palcoscenico a Casale
CASALE MONFERRATO – “Fotocopie” , liberamente tratto dal testo di Sara Beinat, è il titolo del saggio di fine corso della Scuola di Teatro dell’Associazione Teatrale Nuovo Palcoscenico di Casale Monferrato, in scena sabato 7 marzo alle ore 21, presso l’Auditorium Santa Chiara di Casale.
“Fotocopie” è la prima incursione della Beinat, scrittrice dai molti riconoscimenti internazionali, nel mondo della drammaturgia e affronta il tema molto attuale della disoccupazione e della frustrazione che costringe ad umiliazioni altrimenti inaccettabili. In una stanza si ritrovano cinque sconosciuti per affrontare un colloquio di lavoro collettivo in un contesto paradossale dove un esaminatore tralascerà tutte le loro competenze e, per valutare la loro motivazione, li condurrà in una situazione prima imbarazzante, poi di aperta e feroce lotta. Il paradosso è coronato dall’umiltà del lavoro di fotocopiatore messo in palio. In un momento in cui anche un impiego umile diventa desiderabile, non è scontato chiedersi fino a che punto si è disposti ad arrivare per ottenerlo.
Il testo, molto contemporaneo nella tematica, è integrato, nella regia di Chiara Angelini, con stralci di ”Morte di un commesso viaggiatore” di Miller, grande classico che narra gli ultimi due giorni di vita di un commesso viaggiatore, prima del suo suicidio, riuscendo a mettere in luce, oltre alla precarietà della sua condizione socio-economica , il dramma di un fallimento esistenziale.
“Il risultato”, spiega Chiara Angelini, “è uno spaccato assolutamente contemporaneo del mondo del lavoro e di una società sempre più cinica, che non ha considerazione della persona ma ritiene il successo, la produttività e il denaro basi fondamentali di ogni uomo. Chi non possiede queste basi, viene automaticamente emarginato. Il grottesco e pur così realistico spaccato della Beinat su un colloquio di lavoro e la figura tragica di Willy Loman, uomo comune nel quale potrebbe riconoscersi chiunque, ci mettono di fronte all’assurdità di un meccanismo perverso che, nell’America del dopoguerra come oggi, pur con strumenti diversi, stritola e annienta sogni e valori individuali”.
Ingresso libero
Per informazioni
0142/781716
3389376913
e-mail associazione@nuovopalcoscenico.it