Autore Redazione
mercoledì
8 Aprile 2015
09:13
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Eventi

Torri e natura, un connubio secolare che oggi si può riscoprire

Torri e natura, un connubio secolare che oggi si può riscoprire

PROVINCIA DI ALESSANDRIA -Due mondi che si incontrano e si confondono, si mescolano tra di loro. Ciò che ha costruito l’uomo e quello che invece è stato realizzato dalla natura. Ovvero le torri di Masio e di Merana, perfettamente integrate nel territorio circostante, del quale sono diventate ormai parte integrante tramite le loro storie che sono radicate nella natura che li avvolge. Tutto ciò rientra nell’iniziativa proposta dall’AIAPP (Associazione Italiana di Architettura e Paesaggio) dal titolo “Giardini e paesaggi aperti 2015”, contraddistinto da visite guidate con itinerari curiosi e insoliti. Intento della rassegna, che si tiene sabato 11 e domenica 12, è quello di far conoscere ed apprezzare alcuni dei paesaggi e dei giardini nascosti o poco conosciuti, che divengono luoghi tutti da scoprire. La torre di Masio rientra perfettamente nei canoni suddetti. Una costruzione di ben sette piani che permetterà ai visitatori di conoscere l’evoluzione storica della struttura, ma anche del paesaggio sulla quale si affaccia. Risalente al XIII secolo, la torre di Masio è un esempio unico nel suo genere di costruzione storica recuperata da una probabile distruzione e riproposta al pubblico che può oggi ammirare anche la sua posizione strategica, vicino alle sponde del Tanaro. Al suo interno un originale museo verticale che ci parla dell’importanza che le torri hanno avuto sul territorio alessandrino, e che si sviluppa per tutti e sette i piani ( e i 27 metri di altezza) della torre. Non meno prestigiosa è la torre di San Fermo a Merana, posta al confine della provincia, ma anche al confine fra monti e mare, congiunti un tempo dalla via Aemilia – Scauri. Quella stessa torre infatti serviva come osservatorio privilegiato, tramite il quale si poteva tenere sott’occhio il territorio circostante. Dalla sua sommità si possono ammirare le altre costruzioni storiche presenti nella val Bormida, dalle cascine antiche in pietra di Langa, la stessa utilizzata per costruire la torre, ma anche per godere di un panorama unico che offre all’occhio del visitatore un vero viaggio nel tempo e nel paesaggio.

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