3 Agosto 2015
08:30
1600 visitatori per la mostra “Valenza e l’arte del gioiello”
VALENZA – Si è chiusa domenica 2 agosto, a Villa Scalcabarozzi a Valenza, la mostra “Valenza e l’arte del gioiello”, organizzata dal Comune in stretta collaborazione con la Fondazione Cassa di risparmio di Alessandria e inaugurata lo scorso 12 giugno.
In quasi due mesi di apertura, sono stati circa 1.600 i visitatori che non hanno voluto perdere l’occasione di scoprire lo splendido percorso espositivo diviso in tre parti: al piano interrato le creazioni degli orafi valenzani e la ricostruzione di un laboratorio artigianale, in collaborazione con l’associazione “Amici del Museo d’arte orafa” e la scuola orafa For.Al “Vincenzo Melchiorre”; al piano nobile, gli splendidi gioielli creati dalla Maison Damiani, dai masterpieces più rappresentativi ai pezzi premiati con il Diamonds International Award; al primo piano, i “Gioielli d’artista” selezionati dal critico Vittorio Sgarbi e da Renata Cristina Mazzantini, con opere – gioiello di artisti come Balla, Dalì, De Chirico.
I picchi di visite si sono registrati nella giornata inaugurale e in quella della festa patronale di San Giacomo, sabato 25 luglio. Tra gli ospiti illustri che hanno visitato le sale ci sono stati il ministro della Difesa, Roberta Pinotti, l’onorevole Giorgia Meloni e il celebre scultore americano Barry X Ball.
Grande l’interesse suscitato dal catalogo dell’esposizione, edito dall’agenzia di comunicazione Nuvole di Sardigliano in mille copie, che racchiude in 208 pagine di testi e fotografie il ricco contenuto della mostra: il volume resta acquistabile nelle librerie di Alessandria e Valenza e, su richiesta, al Centro comunale di cultura di Valenza, da contattare tramite l’indirizzo e mail cultura@comune.valenza.al.it.
Visto il successo di pubblico e critica registrato, la maison Damiani e Vittorio Sgarbi, in collaborazione con il Comune, stanno valutando la possibilità di replicare l’evento in altre sedi prestigiose nel corso del 2016, in Italia e all’estero. Allo studio ci sono possibili trasferimenti a Roma, Milano e a Lugano. “Dietro al successo di questa mostra c’è un lavoro serio, attento e impegnativo, di grande valore, che è giusto possa trovare nuove occasioni per essere valorizzato – spiegano in Comune -. Quella che si vedrà nelle altre città non sarà una fotocopia dell’evento valenzano ma ne rappresenterà un’evoluzione. Si tratterà di una mostra figlia di quella realizzata a Villa Scalcabarozzi. Non possiamo che esserne orgogliosi”.