Autore Redazione
venerdì
25 Marzo 2022
20:03
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Eventi - Incontri - Alessandria

Il 26 e 27 marzo le Giornate Fai di Primavera

Il 26 e 27 marzo le Giornate Fai di Primavera

PROVINCIA DI ALESSANDRIA – Sabato 26 e domenica 27 marzo tornano le Giornate Fai di Primavera. Sono diversi i luoghi da visitare in provincia di Alessandria.

Ad Alessandria si può visitare il Museo ACdB “Alessandria Città delle biciclette“. Le porte del museo all’interno del Palazzo del Monferrato, in via San Lorenzo 21 ad Alessandria, saranno aperte dalle 10 alle 12.30 e dalle 14 alle 18. Il museo si trova all’interno dello storico palazzo progettato dall’architetto torinese Giovanni Chevalley (1868-1954) e custodisce anche la prima bicicletta arrivata in Italia nel 1867 grazie all’eclettico birraio alessandrino Carlo Michel. Nelle sale sono poi esposte moltissime due ruote d’epoca e immagini che raccontano le tante vite e storie della bicicletta. Durante le Giornate FAI di Primavera il museo ACdB ha preparato anche alcune sorprese. Sarà infatti possibile partecipare a speciali visite guidate dai ragazzi della scuola media Cavour e assistere alla performance teatrale a cura della Compagnia Gli Illegali BlogAL “Una Spoon river a pedali”. Sabato e domenica, alle 10-11.30-14.30-16 e 17.30 lo spettacolo itinerante per le sale del museo farà rivivere i protagonisti dell’affascinante avventura raccontata nel museo, da Carlo Michel a Costante Girardengo, da Fausto Coppi a Giovanni Cuniolo. Ingresso gratuito. Per partecipare occorre prenotare cliccando sul sito delle Giornate di Primavera del Fai.

Le Giornate Fai di Primavera ad Alessandria aprono anche le porte della Casa del Mutilato, in corso Teresio Borsalino 3. Sabato e domenica, dalle 10 alle 18, con visite ogni 30 minuti per gruppi di 20 persone, sarà possibile visitare il palazzo progettato dall’Architetto Venanzio Guerci e inaugurato il 4 maggio del 1940. La Casa del Mutilato, recentemente acquisita da Confindustria Alessandria è un esempio molto rappresentativo di arte razionalista dell’epoca. Le finestre della facciata, in particolare, sono squadrate nel pieno rispetto dei canoni dello stile allora in voga, ma alleggeriscono la visuale le tre finestre della balconata con arco a tutto sesto. Il modernismo dell’edificio è evidente soprattutto nell’illuminazione della scala interna, ricoperta all’interno di marmo bianco di Carrara. Di grande pregio la decorazione della sala delle adunate nella cui abside compare una grande pittura murale dedicata al sacrificio dei mutilati ad opera di Alberto Caffassi. durante le giornate sarà possibile ammirare una mostra fotografica e di disegni dedicati ai militari italiani al fronte in Russia nella seconda guerra mondiale. La mostra allestita grazie al s26ignor Vella, figlio dell’autore di foto e disegni nasce grazie alla collaborazione con il giornalista alessandrino Alberto Ballerino.

Sempre ad Alessandria le Giornate Fai di Primavera aprono le porte della Chiesa di San Giacomo della Vittoria, nel centro storico del capoluogo. La chiesa, uno dei simboli della storia cittadina è rimasta silenziosa per 15 anni ma dal 2016 è tornata ad ospitare celebrazioni liturgiche in alcuni periodi dell’anno grazie all’impegno dell’Associazione Spazioidea, che si occupa dell’apertura e del decoro della chiesa. L’intero complesso di San Giacomo della Vittoria è stato oggetto di interventi cospicui nel corso dei secoli che ne hanno snaturato l’originaria forma trecentesca ma ha conservato integro lo spirito ed il significato della sua esistenza. Per questo luogo non è richiesta la prenotazione. Solo per gli Iscritti Fai sarà possibile visitare in anteprime la nuova pinacoteca allestita presso le pertinenze della chiesa.

Sabato dalle 14 alle 18 e domenica dalle 10 alle 12.30 e dalle 14 alle 18 (turni di visita ogni 30 minuti) si potranno scoprire anche i tesori sotterranei degli Infernot a Fubine, le cavità sotterranee utilizzate principalmente per la conservazione del vino.  A Fubine, a seconda dell’epoca costruttiva, ce ne sono di due tipologie: quelli risalenti a fine ‘800-inizio ‘900 sono i più diffusi. Sono stati scavati a mano dai contadini durante i freddi mesi invernali e caratterizzati da lunghi corridoi quasi sempre rettilinei. Quelli risalenti alla metà del ‘700 sono invece situati nel centro storico e sorgono in prossimità di edifici anticamente occupati da confraternite religiose. Avevano la funzione principale di “via di fuga” in caso di pericolo.

Sempre a Fubine domenica, dalle 10 alle 12 e dalle 14 alle 18, è aperta per le Giornate Fai di Primavera la Cappella Bricherasio, nota come Cappella dei Cappuccini (“Capissìn” in dialetto). Sorge infatti sul sedime del Convento dei frati Cappuccini distrutto nel 1814. L’attuale cappella fu commissionata nel 1864 dal conte cavaliere Luigi di Bricherasio e venne realizzata in stile neogotico. La cappella Bricherasio è un notevole esempio di edilizia funebre, un mausoleo di famiglia a ricordo di Emanuele Cacherano di Bricherasio morto a 35 anni, che contribuì a cambiare l’Italia partecipando alla fondazione della industria automobilistica nazionale.

Visite anche al Castello di Bergamasco, aperto sabato e domenica dalle 10 alle 12.30 e dalle 14 alle 18. Il Castello si trova nel punto più alto del centro storico del paese. Al pianterreno è possibile ammirare uno splendido portico colonnato, corredato di affreschi e stanze voltate e una piccola, ma suggestiva, cappella interna con pala attribuita alla scuola del Moncalvo (il Raffaello del Monferrato). Un dipinto molto significativo, in cima alla prima rampa di scale, raffigura Nicolao Moscheni, fratello del marchese. Il giardino pensile, disegnato con la forma di un quadrilatero, occupa una superficie complessiva di circa 430 metri quadrati e al suo interno ospita un’ampia gamma di specie vegetali. Il Castello oggi ospita una collezione di oggetti di pertinenza cinematografica che Carlo Leva ha raccolto in 60 anni di lavoro nel mondo del cinema, tra cui il letto di Claudia Cardinale nel film C’era una volta il West. Per vistare il Castello occorre prenotare

A Ovada per le Giornate Fai di Primavera si possono visitare Villa Gabrielli e il suo parco, ideati e realizzati dall’architetto – ingegnere ovadese Michele Oddini su commissione dell’armatore e industriale genovese Attilio Odero. Costruita tra il 1910 e il 1913, la villa esprime il gusto che si stava diffondendo al tempo cioè il Liberty ( Orari: sabato un turno di visita al mattino alle ore 10,30; due turni al pomeriggio alle ore 14,30 e alle ore 16,00. Per visitare l’interno della Villa gruppi max 20 persone. Domenica due turni di visita al mattino alle 10 e alle 11; due turni al pomeriggio alle 14,30 e alle ore 16. Per visitare l’interno della Villa gruppi max 20 persone). Sempre a Ovada si può visitare anche Palazzo Maineri, del 1600. Fu sede nobiliare finchè nel 1826 per volontà testamentaria della marchesa Giulia Fieschi Spinola fu acquisito dall’ordine Madri Pie (al mattino del sabato un turno di visita alle 10,30; al pomeriggio due turni di visita alle 14,30 e alle 16. Domenica al mattino due turni di visita alle 10 e alle 11; al pomeriggio due turni alle 14,30 e alle 16.00. Gruppi max 20 persone). Per prenotazioni cliccate sul sito del Fai.

A Montecastello nella giornata di sabato si potranno visitare le due chiese del paese, la Chiesa di San Giorgio e la Chiesa della confraternita di Sant’Antonio, ormai inutilizzata, con relativo oratorio. Nella giornata di domenica, dalle 10 alle 18, invece avrà luogo l’eccezionale apertura al pubblico dell’esterno del castello di Montecastello (attualmente abitazione privata): si potranno visitare il parco e il cortile del castello. Questo antico castello vide il passaggio di Cavalieri, Principi e Regine, delle famiglie dei Visconti, degli Sforza, e dei i Savoia; truppe di Spagna, Germania, Russia Guascogna e Borgogna. Fu dimora delle nobili Famiglie Bellingeri di Pavia, Stampa di Milano e Garrone Arnaboldi di Milano. Attualmente di proprietà della famiglia Ghidini di Palazzolo sull’Oglio, ai quali si devono i più recenti restauri. Per prenotazioni cliccate sul sito del Fai.

Durante le Giornate FAI di Primavera sarà possibile visitare il Tempio della chiesa Metodista a Bassignana, unico in tutta la provincia di Alessandria (orari: sabato dalle 14 alle 18 e domenica dalle 10 alle 18). Situato nel centro dell’abitato si distingue per la sua facciata neogotica. Sarà possibile visitare, inoltre, la pieve romanica di San Giovanni Battista situata all’interno del cimitero cittadino che da tempo immemore circonda la struttura. Al suo interno si possono ammirare gli affreschi di epoca romanica recentemente restaurati. Entrambi gli edifici sono aperti per la prima volta nelle Giornate Fai. Oltre alle chiese sarà possibile, inoltre, ammirare l’affresco che rappresenta la decapitazione di San Giovanni Battista nella piazza di Bassignana dipinto a ricordo della chiesa dedicata all’omonimo santo che sorgeva in quel luogo.

Per le Giornate Fai di Primavera visite anche alla chiesa dei SS. Carlo e Anna di Castellazzo Bormida. Nell’ambito del complesso ecclesiastico si può visitare anche la cella di Paolo Daneo, divenuto in seguito San Paolo della Croce, che tra il 1720 e il 1721 scrisse le prime regole dell’Ordine dei Passionisti. Per le Giornate Fai di Primavera verrà allestita anche una mostra pittorica del Maestro Giovanni Massolo raffigurante in 15 stazioni “il percorso sofferto del Cristo” (la Via Crucis). Orari: sabato e domenica dalle 10 alle 17. Non occorre prenotare ma verranno effettuati gruppi di 4-5 persone.

A Spigno Monferrato, sabato e domenica dalle 10 alle 18, con turni di visita ogni 30 minuti, sarà possibile visitare la chiesa parrocchiale di Sant’Ambrogio, la chiesa della Immacolata Concezione a Squaneto, che custodisce una statua marmorea barocca della Madonna e la chiesa di Casato che conserva un prezioso ciclo affrescato del Maestro di Roccaverano. Domenica sera alle 18 a chiusura della manifestazione il Comune di Spigno Monferrato incontrerà il Delegato ai Beni Culturali del FAI di Alessandria con una chiacchierata sul tema “Il Maestro di Roccaverano e l’arte tardo quattrocentesca di gusto popolare”.

Per le Giornate Fai di Primavera Casale Monferrato propone una passeggiata storico-letteraria nelle vie del suggestivo centro storico alla scoperta di una galleria di volti di donne coraggiose, intrecciate nelle remote pieghe della millenaria storia del marchesato di Monferrato, il cui passaggio dagli Aleramici ai Paleologo e poi ai Gonzaga avvenne, con assenso e ratifica imperiale, attraverso una successione femminile. “Chechez la femme”, celebre espressione francese di Alexandre Dumas sarà il filo conduttore della passeggiata della durata di un’ora. Orasi: sabato e domenica dalle 10 alle 12 e dalle 15 alle 17. Non occorre prenotare. Sempre nel centro storico di Casale Monferrato si può visitare la Casa di Carità, sede dall’antico Ospedale della Congregazione di Carità costruito nel 1744 su progetto dell’arch. Bernardo Vittone come esempio di architettura sanitaria secondo i dettami della progettazione settecentesca (grandi arcate, lunghi corridoi, saloni, cortili con sapiente studio di aria e luce per la salubrità degli ambienti). È la più antica casa di riposo del Piemonte nella sede originaria. In 300 anni di storia ha accolto i poveri, gli ammalati, i fragili della società e ha dato accoglienza e istruzione a esposti e orfani. Orari: sabato e domenica dalle 10 alle 12 e dalle 15 alle 17. Non occorre prenotare.

A Grondona aprono per le Giornate di Primavera del Fai la chiesa dell’Annunziata, normalmente aperta soltanto la prima domenica di settembre e il lunedì di Pasquetta e la chiesa parrocchiale in centro paese dedicata a San Rocco (aperta solo nelle domeniche in cui vi si celebra la messa), all’interno della quale è custodita la scultura lignea dell’Addolorata, di scuola maraglianesca (XVIII secolo). Orari: sabato dalle 14.30 alle 18.30 e domenica dalle 10.30 alle 18.30 (turni di visita ogni 30 minuti. Ultima visita ore 18).

A Novi Ligure apre al pubblico Palazzo Balbi (sabato dalle 14.30 alle 18.30 e domenica dalle 10.30 alle 18.30. Turni di visita ogni 30 minuti – Ultima visita ore 18). Le visite in occasione delle Giornate Fai saranno arricchite da aneddoti e storie sulla famiglia Balbi, una delle più rappresentative dell’aristocrazia genovese. Per prenotare cliccate sul sito del Fai.  Sempre per le Giornate Fai di Primavera a Novi Ligure si potrà visitare anche Palazzo Negrone Pavese. Il bene è di proprietà privata e non è mai stato aperto al pubblico. Sarà possibile visitare l’atrio e il cortile, il piano nobile con la grande sala voltata e affrescata e il vano adibito a cappella privata(Orari sabato dalle 14.30 alle 18.30 e domenica dalle 10.30 alle 18.30. Ultima visita alle 18. Occorre prenotare).

Per le Giornate Fai di Primavera è prevista anche l’apertura della Parrocchiale di Cadepiaggio e della Chiesa Abbaziale di San Remigio a Parodi Ligure. Le due chiese distano circa 1 km che si può percorrere in macchina o a piedi. Orari: sabato dalle 14 alle 18 e domenica dalle 09.30 alle 12.30 e dalle 13.30 alle 18. Non occorre prenotare.

A Silvano d’Orba si può visitare la chiesa di Santa Maria della Neve, la Pieve di Prelio (da praedium: fondo, podere), solitamente chiusa se non per la ricorrenza del 5 agosto, festa della Madonna della Neve, e in altre poche circostanze. Per le Giornate Fai di Primavera accoglierà gruppi di massimo 15 persone sabato dalle 14 alle 18 e domenica dalle 09.30 alle 12.30 e dalle 13.30 alle 18. Occorre prenotare cliccando sul sito del Fai.

A Lerma per le Giornate Fai di Primavera apre ai visitatori la Chiesa di San Giovanni al Piano, al confine con il Comune di Silvano d’Orba. La chiesa romanica rappresenta una fra le non molte costruzioni religiose arcaiche dell’area Ovadese conservate pressoché integre. Durante la visita verranno illustrati anche i dettagli degli affreschi attribuiti alla scuola del Canavesio. Orari: sabato dalle 14 alle 18 e domenica dalle 09.30 alle 12.30 e dalle 13.30 alle 18.30. Gruppi di massimo di 20 persone. Per prenotazioni cliccate sul sito del Fai.

A Viguzzolo è in programma un percorso alla scoperta del Borgo Insigne. La visita sarà occasione per ammirare la chiesetta romanica, il Crocefisso ligneo del XVI secolo, la Chiesa Parrocchiale con l’organo Serassi del 1818. Tappa anche all’Oratorio della Madonna e a quello di Sant’Antonio dove è custodito l’organo di Luigi Ciurlo del 1779, restaurato nel 2014 dai Fratelli Marin. La durata della visita è di circa 75 minuti. Verranno formati gruppi da 15 persone. Orari: sabato e domenica dalle 10 alle 17. Per prenotare cliccate sul sito del Fai.

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