24 Settembre 2015
08:31
Torino si accende di “Spiritualità”
TORINO – Risvegliare sensi e capacità per scoprire di che pasta siamo fatti. È questa l’essenza dell’undicesima edizione di Torino Spiritualità, la manifestazione che per 5 giorni, dal 23 al 27 settembre, invita ad esplorare gli ingredienti dell’impasto umano, la complessa mescolanza di materia e trascendenza che costituisce le persone.
Un evento che nonostante si concentri nel capoluogo piemontese approda anche a Novara e ad Alba. 150 ospiti e 120 appuntamenti scanditi tra incontri, dialoghi, lezioni, spettacoli che conquistano ogni anno migliaia di visitatori attraverso il gusto della riflessione sul significato della vita, delle emozioni e delle parole che condividiamo ogni giorno.
Il tema protagonista dell’undicesima edizione di Spiritualità è l’impasto umano, che oltre a rinviare alla biblica argilla plasmata da mani divine, risponde al desiderio di intaccare la nostra presunzione di compiutezza. L’essere umano è infatti un impasto di ricerca e aspirazioni, di sensazioni e tentazioni. Nulla al mondo ha un unico lato, tutto è fatto di chiaroscuri e contrasti, e allo stesso modo bisogna riconoscere che anche l’uomo è una complicata, movimentata mescolanza di terra e cielo.
“Siamo tutti nati nel fango, ma alcuni guardano alle stelle”, affermava Oscar Wilde.
Sulla prospettiva del futuro di chi consideriamo «gli altri», discuteranno il 25 alle ore 21 al Circolo dei Lettori gli storici Alessandro Barbero e Alessandro Vanoli; sul senso dell’«accoglienza» e dell’integrazione lo faranno invece Cristina Gabetti e Massimo Gramellini il 27 alle 10,30 al Teatro Gobetti.
Un richiamo al senso di responsabilità anche verso il Pianeta Terra proviene da padre Alex Zanotelli, che il 27 alle 16 al Gobetti affronterà le devastazioni ambientali dell’uomo, mentre Enzo Bianchi, priore della Comunità di Bose, il 26 alle 20,30 al Circolo dei Lettori inviterà a riflettere sull’importanza della convinzioni e della perseveranza, in contrasto con il disorientamento del mondo.