Autore Redazione
venerdì
2 Ottobre 2015
07:27
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Eventi

Canelli città del vino, si è conclusa la 16ª edizione [FOTO]

Canelli città del vino, si è conclusa la 16ª edizione [FOTO]

CANELLI – Un’atmosfera d’altri tempi, tra degustazioni vinicole e local food, Cattedrali Sotterranee ed eventi di piazza, tradizioni popolari e musica moderna, miti dello sport e cantine d’eccellenza: nella capitale del Moscato, il 25, 26 e 27 settembre, migliaia di wine lovers hanno goduto delle proposte di “Canelli Città del Vino”. Decisamente positivi i riscontri per la 16ª edizione della manifestazione, coincisa con la consegna ufficiale della targa Unesco – a premiare i 101 Comuni dei “Paesaggi vitivinicoli di Langhe, Roero e Monferrato”, territori diventati Patrimonio dell’Umanità –, ponendo l’accento sulla cultura del vino e del mondo di cui è espressione, dando spazio alle storie dei personaggi che lavorano in un contesto tanto faticoso quanto affascinante, parlando di filari e di bottiglie, di paesaggi e di profumi, di vigne e di vini.

Aperto dal concerto-spettacolo “Musica, Vino e Territorio”, con la consegna dei riconoscimenti “Vino e Territorio 2015” a cura di OICCE e Comune di Canelli, il programma ha visto una serie di appuntamenti accomunati da un denominatore comune: la qualità. Oltre all’offerta vinicola delle quattro cantine storiche (Bosca, Contratto, Coppo, Gancia), i partecipanti alla manifestazione hanno degustato i vini delle Enoteche regionali di Canelli e dell’Astesana, di Nizza Monferrato e di Barolo, dell’associazione Produttori Moscato di Canelli, del Consorzio dell’Asti Docg, del Consorzio Alta Langa Docg, e le proposte dell’azienda Tosti e della Pernod Ricard, mentre presso la Sala delle Stelle la Liquoreria Mainardi, in collaborazione con il Gruppo storico Asinari di Costigliole d’Asti, ha presentato in degustazione, oltre ai vini di Cascina Castlet, il tradizionale Vermouth di Torino, nell’ambientazione di un autentico caffè-pasticceria del 1800. Ad arricchire il quadro, le proposte dei cinque territori ospiti: Pietra Ligure, Trento e le Dolomiti, la Val d’Orcia, la Valle d’Aosta e la Valtellina.

Grande successo anche per i piatti della tradizione proposti dalle Pro Loco in piazza Gioberti, antipasto alle numerose occasioni di cultura. Bagno di folla, al sabato, in piazza Cavour, per la presentazione del libro “Ho osato vincere” di Francesco Moser: appesa la bicicletta al chiodo, il campione di ciclismo è tornato alle origini, producendo il Trento Doc, apprezzato spumante trentino. La domenica, premiati cinque commercianti canellesi, un riconoscimento è stato tributato anche a Giancarlo Scaglione, con la DOC Loazzolo, la più piccola d’Italia. A completare la carrellata culturale, il concorso in lingua piemontese “Sità ‘d Canej”.

Canelli Città del Vino, che sabato ha vissuto la sua prima notte bianca del vino, è stato anche musica, con concerti diffusi di musica classica, blues, jazz e manouche e le esibizioni delle Bande Musicali “Città di Canelli” e “Città di Omegna”, della Long’s Valley Blues Band e dell’arpista Anne-Gaëlle Cuif, senza dimenticare – nell’ambito della rassegna “Concerti nei Territori Unesco” – gli Architanghi.

«Siamo soddisfatti per i buoni riscontri avuti dalla manifestazione, davvero ricca di appuntamenti – afferma il sindaco di Canelli, Marco Gabusi –. Come in ogni cosa, comunque, si può sempre migliorare. Nonostante fosse la sedicesima edizione, questo è stato l’anno zero, vista la decisione di cambiare rotta puntando tutto sull’innalzamento della qualità dell’evento. È l’inizio di un percorso che proseguirà nei prossimi anni».

Gli fa eco il vicesindaco Paolo Gandolfo, assessore a Manifestazioni, Commercio e Promozione del Comune di Canelli: «Ci eravamo prefissi di organizzare una manifestazione che offrisse l’opportunità di vivere un’esperienza profonda della cultura del vino, e così è stato. Non c’erano bancarelle generiche, ma stand per valorizzare i prodotti di eccellenza legati all’enogastronomia e al territorio. La qualità è stata l’anima di questa edizione, in cui abbiamo ospitato gli amici dei territori Unesco con cui abbiamo avviato un ideale gemellaggio: abbiamo dato vita a un nuovo format, in cui puntiamo a coinvolgere sempre più l’intero territorio, lavorando sempre più in sinergia con i settori enologico ed enomeccanico».

«Oltre a confermare quanto di buono era stato introdotto nelle edizioni passate, su tutto la formula della Canelli Wine Card, il pass per vivere pienamente l’esperienza proposta dalla manifestazione, quest’anno è stata proposta una navetta gratuita perché i visitatori della manifestazione potessero svolgere un tour delle cantine parte dell’Associazione Produttori Moscato di Canelli – commenta il Presidente dell’Enoteca Regionale di Canelli e dell’Astesana, Andrea Ghignone –. L’esperimento ha funzionato al punto che, nella stagione primaverile, potrebbe diventare un servizio permanente, attivo nei fine settimana. Perché visitare direttamente le aziende sulle colline intorno a Canelli, ammirando i vigneti e il paesaggio, permette di apprezzare al meglio i nostri vini».

 

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