Autore Redazione
mercoledì
4 Novembre 2015
23:22
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Eventi

“Le cattive strade” al San Francesco. Intervista ad Andrea Scanzi

“Le cattive strade” al San Francesco. Intervista ad Andrea Scanzi

ALESSANDRIA – Andrea Scanzi è giornalista, scrittore di successo, personaggio televisivo e autore di testi teatrali. Venerdì 6 novembre presenta, al Teatro San Francesco di Alessandria, nell’ambito della Rassegna Teatrale MARTE, “Le cattive strade”, spettacolo scritto e interpretato da lui e da Giulio Casale. “Le cattive strade “ è dedicato a Fabrizio De Andrè, di cui Casale interpreta i brani, e quella al San Francesco sarà l’88^ messa in scena di un tour nazionale che ha registrato quasi sempre il tutto esaurito.

Scanzi, “Le cattive strade” nasce da una passione di sempre ?

Mi sono laureato in lettere a Siena nel 2000 sui cantautori, su Gaber e De Andrè. Non è un caso che, quando ho cominciato a fare teatro, abbia prima raccontato Gaber e poi De Andrè. Ho sempre avuto una passione per i cantautori italiani e stranieri e la condivido da tempo con Giulio Casale, pur non essendo l’unica musica che ascoltiamo. Ci teniamo per questo molto a raccontare De Andrè e lo facciamo da due anni.

In che modo raccontate De André ?

Con molta semplicità e senza retorica. De Andrè è un gigante di cultura e intelligenza. Quando se ne è andato è stato totemizzato, ma in vita aveva i sui spigoli. Raccontiamo per esempio il suo rapporto conflittuale con l’alcool fino almeno alla metà degli anni ’80, raccontiamo alcune sue prese di posizione coraggiose, ma anche un aspetto che di solito non si evidenzia, cioè la sua ricerca di collaborazioni. De Andrè da solo non ha scritto molto, è diventato grande perché ha sempre cercato il colloquio con altri ( con Fossati, con Piovani,  con la PFM…), ma questo non lo sminuisce, anzi, trovo straordinario che un uomo cosi grande si sia reso conto di aver bisogno di un aiuto musicale per rendere immortali le sue canzoni.  Noi raccontiamo tutto questo attraverso canzoni meno famose,  come le canzoni in dialetto di “Creuza de mä.”, come “Geordie”, come “Preghiera in gennaio”.

Dori Ghezzi ha visto lo spettacolo ?

Dori lo ha visto una decina di volte, credo lo sappia a memoria, lo ha amato molto e lo spettacolo è anche autorizzato dalla Fondazione De Andrè. La prima volta che Dori vide lo spettacolo, all’interno di una festa de “Il fatto quotidiano”, salì sul palco ironicamente un po’ preoccupata dicendo: “chissà questi cosa inventeranno, perché sono molto bravi, ma vanno a cercare sempre in tutto gli aspetti più scomodi ”  Alla fine fu entusiasta, poiché “Fabrizio era così e la sua grandezza consisteva anche nelle sue debolezze”, e aver avuto il plauso suo e della Fondazione De Andrè  per noi è stato molto importante.

Perché vedere “Le cattive strade” ?

Perché il fatto che sia arrivato all’88^ messa in scena , quasi sempre con il tutto esaurito, lascerebbe pensare che non è un brutto spettacolo. E’ adattissimo a chi ama De Andrè e lo consiglio a chi non lo conosce a fondo. De Andrè fa bene, è un balsamo che ci aiuta sempre, tiene alta l’asticella della rabbia e dell’indignazione, del non accontentarsi di quel che ci dicono gli altri, perché è un grande intellettuale. Lo consiglio anche perché Giulio Casale, pur essendo noto, non è conosciuto come interprete di De Andrè. Le sue interpretazioni sono molto coraggiose e al contempo rispettose. Per esempio la versione di “Preghiera in gennaio” è qualcosa di straordinario e questo è un altro motivo per vedere “Le cattive strade”.

Inizio spettacolo ore 21. Per informazioni  tel: 331401961  stregatticomp.teatrale@gmail.com

Nicoletta Cavanna

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