Autore Redazione
venerdì
20 Novembre 2015
11:09
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Eventi - Piemonte

Da Asti fino a New York il rito conviviale della bagna Cauda non ha confini

Da Asti fino a New York il rito conviviale della bagna Cauda non ha confini

ASTI – A tavola tutto è servito. La settimana del Bagna Cauda Day entra nel vivo. Ristoranti, osterie, trattorie, cantine e enoteche di Asti, del Piemonte e del Mondo, dal 20 al 22 novembre, si troveranno unite da quello che banalmente si definisce un piatto povero della tradizione piemontese ma che in realtà rappresenta molto più. Infatti la bagna cauda non è solo un piatto ma a tutti gli effetti un rito conviviale che promuove la condivisione, l’amicizia, l’allegria.

In occasione del Bagna Cauda Day sarà proprio la saporita portata il collante in grado di abbattere i confini territoriali e culturali, e di unire per tre giorni Asti a Roma, New York a Tonga e a coinvolgere tante altre città nel Mondo. Non solo un piatto ma anche un rito, un filo conduttore, e non da meno, il saporito protagonista delle tavole di più di 80 ristoranti in Italia e nel mondo.

E un tocco significativo di internazionalità arriva dalla richiesta che sarà inviata all’Unesco. Non solo i paesaggi viticoli di Langa-Roero e Monferrato, anche la Bagna Cauda potrebbe entrare nella lista dei beni Patrimonio dell’Umanità riconosciuti dall’Unesco. Come piatto profondamente radicato nella storia e nella cultura piemontese ha le carte in regola per essere considerato un bene immateriale da tutelare, al pari della pizza o della dieta mediterranea che hanno già ottenuto il riconoscimento Unesco. La richiesta partirà proprio da Asti nei giorni del Bagna Cauda Day 2015: lo ha annunciato Sergio Miravalle, giornalista e direttore della rivista di storia “Astigiani”, che promuove la tre giorni cauda, ricordando che il dossier da presentare all’ Unesco sarà studiato e promosso d’intesa con l’Università di Scienze gastronomiche di Pollenzo e altri esperti piemontesi di enogastronomia.

In attesa dei riconoscimenti internazionali il Bagna Cauda Day, giunto alla terza edizione, quest’anno si ‘siederà’ a tavola accompagnato da grandi numeri: 12mila posti messi a disposizione in più di 80 locali e ristoranti, decine di paesi del mondo che aderiscono alla giornata e migliaia di buongustai e curiosi che ogni anno partecipano all’iniziativa.

La maggior parte dei ristoranti aderenti al Bagna Cauda Day si trovano in Piemonte, ma non mancano adesioni in altre regioni e anche all’estero, dal famoso ristorante Barbetta di New York allo sperduto Water Front gestito nell’Isola di Tonga, in mezzo al Pacifico, da una coppia di piemontesi con nostalgia della bagna cauda. Tutto questo dimostra che negli ultimi anni la grande kermesse si è allargata, è il caso di dirlo, a macchia d’olio.

Anche locali, ristoranti cantine ed enoteche dell’alessandrino parteciperanno alla giornata celebrando la gustosa bagna cauda in tutte le sue declinazioni. Saranno 12 le realtà della nostra provincia ad aderire al Bagna Cauda Day: La cantina del paradiso di Serralunga di Crea; Ristorante da Giuseppe di Montemarzino; Caffè ristorante Serra di Odalengo Piccolo; Agriturismo Cascina Orto di Pasturana; Agriturismo Valli Unite di Costa Vescovato; Agriturismo Crealto di Alfiano Natta; Ristorante Montecarlo di Mombisaggio; Ristorante del Pallone di Bistagno; Osteria Bo Russ di Acqui Terme; Belvedere dal 1919 di Cantalupo Ligure; Ristorante Caffè Marini di Alessandria; Enoteca Vineria Mezzolitro di Alessandria.

In tutti i locali, siano essi stellati o rustiche osterie, il prezzo fisso della Bagna Cauda, compresivo di dolce e caffè, è di 25 euro e il vino sarà proposto a 8 euro a bottiglia. Il Bagna Cauda Day prevede che ogni locale dichiari se proporrà la bagna “come Dio comanda” nella versione originale forte e robusta, oppure “eretica” o “atea” con poco o senz’aglio.

I primi fujot, i tipici scaldin in coccio con la fiamma per tenere al caldo la bagna, saranno accesi venerdì 21 a cena, poi sabato e domenica a mezzogiorno e a cena. Ad Asti, oltre che in decine di ristoranti e osterie, si cucinerà la Bagna Cauda nelle storiche cantine di Palazzo Gazelli, in quelle della Casa del Popolo Santa Libera, nel salone ottocentesco della Fratellanza dei Militari in congedo e al Diavolo Rosso. Ci sarà perfino un salotto della Bagna Cauda con soli sei posti, in un negozio di verdure nel cuore del centro storico di Asti. La sezione “la famo strana” vede interpretazioni diverse della bagna, dalla pizza al panino “sensa cugnisiun” alla classica merenda del pane, burro e acciughe, proposta come aperitivo d’antan.

Come per le passate edizione, anche quest’anno  i commensali riceveranno il tovaglione in stoffa, per questa edizione illustrato dal pittore canellese Giancarlo Ferraris che ha interpretato il motto “La Cauda è musica”. Confermato anche il kit del dopo Bagna Cauda con magnesia, dentifricio “Baciami subito”, cioccolatini, ecc.

Saranno molte inoltre le novità dell’edizione 2015, a partire dall’ironico palloncino “soffia e sorridi” che sarà offerto con il nuovo “Libretto di circolazione” e con la ricetta, storia e le testimonianze d’autore della Bagna Cauda. Venerdì e sabato a mezzanotte verrà riproposto il “Barbera Kiss”, il bacio di mezzanotte in piazza San Secondo ad Asti per tutti i bagnacaudisti. Su Instagram, invece, si potrà partecipare al contest #baciamisubito: una giuria sceglierà le foto più belle del Barbera Kiss. I vincitori saranno premiati con cantinette special edition offerte dal Consorzio Barbera d’Asti e vini del Monferrato.

Il Bagna Cauda Day ha il patrocinio della Regione Piemonte e dei Comuni di Asti e Nizza Monferrato.

Per ulteriori informazione consultare il sito www.bagnacaudaday.it .

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