Autore Redazione
venerdì
27 Novembre 2015
12:05
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Eventi

Al Volta si discute di politica economica

Al Volta si discute di politica economica

ALESSANDRIA – “L’Italia e i laureati: troppi o troppo pochi?”, questo il titolo della conferenza, preceduta dal discorso introduttivo del Dirigente Scolastico Maria Elena Dealessi, che si è tenuta il 26 novembre  presso l’ITIS Volta di Alessandria.

Il professore Guido Ortona, ordinario di politica economica dell’Università del Piemonte Orientale “A. Avogadro”, ha inaugurato la serie di incontri proposti dall’istituto alessandrino riguardo l’orientamento per il futuro per le classi quinte. In un clima di disoccupazione, soprattutto giovanile, elevata anche per i laureati, il tema trattato è stato proprio il numero dei dipendenti pubblici.

Dipendenti pubblici: troppi o troppo pochi? Sono troppo pochi. Anzi, pericolosamente troppo pochi.”

Già la frase introduttiva è evocativa riguardo l’argomento analizzato. Rivolgendosi a un pubblico costituito da ragazzi che tra poco, una distanza di tempo che ormai “si misura in giorni”, come ha fatto notare il professore Franco Gabriele, organizzatore del ciclo di conferenze, faranno ufficialmente parte del mondo del lavoro, il tema della disoccupazione e delle proposte per contrastarla risulta cruciale.

Ortona ha voluto presentare un progetto, creato col suo team, per ridurre i tassi di disoccupazione senza creare problemi al settore privato. Partendo dall’analisi dei dipendenti pubblici di altri paesi, presi comunemente come esempi di “buon funzionamento”, si nota che il numero degli impiegati in questo settore è molto più elevato che in Italia (in Francia ci sono 10,17 abitanti per dipendente, in Inghilterra 10,94, in Italia 17,56). La proposta consiste nell’assunzione di giovani qualificati in aggiunta allo stock attuale nella pubblica amministrazione, proprio per colmare questa mancanza evidenziata nel confronto.

 I problemi per attuare tale piano riguardano il dove assumere, come e con che fondi. Riguardo al dove, la risposta è prevedibile: nei settori e nelle mansioni dove c’è maggiore necessità e dove c’è offerta di personale qualificabile on the job, come assistenza, sanità, istruzione, giustizia civile, amministrazione finanziaria…
Secondo il progetto, gli enti pubblici dovrebbero proporre piani di sviluppo che verrebbero valutati in concorrenza tra loro da un ente tecnico e apolitico.
Per i fondi, aspetto più problematico, l’idea di Ortona è una tassa patrimoniale sulla ricchezza finanziaria, in Italia elevata e molto concentrata. Un’imposta progressiva con l’aliquota media intorno allo 0,4%, secondo le statistiche illustrate durante l’incontro, sarebbe accettata dalla popolazione. Secondo i dati, il 95% degli intervistati, tutti sopra i 45 anni di età e quindi non diretti fruitori della proposta, ritiene che lo Stato dovrebbe creare direttamente  posti di lavoro, e il 69% sarebbe favorevole al progetto.

Molto vivace il dibattito animato dalle tante domande degli alunni delle quinte dell’Itis Volta, che hanno avuto modo di commentare e discutere circa le possibili evoluzioni del mondo del lavoro che presto dovranno vivere.

Il ciclo di conferenze di orientamento per il futuro “Sulle spalle degli esperti” continua mercoledì 9 dicembre con “Diventiamo cittadini europei”, intervento in inglese del dott. Guido Fara.

Emma Borsarelli

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