6 Novembre 2023
16:29
Dal 20 novembre allo Spazio Kor di Asti la stagione “Music non stop”
ASTI – “Music non stop” si intitola la nuova stagione dello Spazio Kor, che dal 20 novembre 2023 al 7 aprile 2024 porterà ad Asti una serie di performance di respiro europeo, con linguaggi differenti e una particolare attenzione all’accessibilità, tema centrale del lavoro di Spazio Kor che l’ha reso punto di riferimento a livello regionale e non solo. La stagione 23/24, a cura di Chiara Bersani e Giulia Traversi esplora i diversi linguaggi contemporanei, attraverso creazioni internazionali e nazionali di carattere multidisciplinare. Saranno ospiti artisti e artiste della scena contemporanea, alcuni emergenti, come ad esempio Giorgia Ohanesian Nardin, con il debutto del suo “Anahit”, e Diana Anselmo, e altre compagnie più radicate nel panorama artistico teatrale, come i Sacchi di Sabbia. Sarà inoltre presente il lavoro inedito dell’artista associata di Spazio Kor Eva Geatti.
PROGRAMMA DI “MUSIC NON STOP”: Dal 20 al 23 novembre dalle 18 alle 20: La geografia delle budella – Laboratorio di drammaturgia. Ideazione e creazione: Eva Geatti. Eva Geatti rimette in movimento le dinamiche creative che hanno portato alla scrittura scenica de La Vaga Grazia, suo ultimo lavoro teatrale. Il laboratorio prende forma a partire dalla lettura del primo capitolo de Il Monte Analogo di René Daumal. Durante il laboratorio, Eva Geatti è accompagnata dalle composizioni sonore di Dario Moroldo e dalla visita e condivisione delle drammaturga Ceca Kateřina Součková che co-condurrà alcune esperienze di scrittura e movimento.Ingresso gratuito per massimo 10 partecipanti previa iscrizione. Accessibilità: persone con disabilità motoria Venerdì 24 novembre ore 21: Una consistente parte della materia – Lecture. Ideazione e creazione: Eva Geatti. Musiche originali: Dario Moroldo. Partendo da alcuni testi e narrazioni sul mondo delle piante e sul regno dell’inorganico, Eva Geatti prova a indagare una relazione con l’umano che ribalta l’asimmetria di potere che sussiste nel famigerato binomio uomo-ambiente. Nel 1848 Fechner, fisico e filosofo, contesta audacemente la rigida gerarchia che colloca gli esseri viventi – uomini animali e piante – su una scala discendente, dai superiori agli inferiori, ponendo questi ultimi al servizio dei primi. Il lavoro parte da una residenza e un laboratorio nella settimana precedente alla restituzione pubblica. Durata: 20 minuti. Accessibilità: persone con disabilità motoria Sabato 2 dicembre ore 21: You Have to Be Deaf to Understand. Regia: Diana Anselmo. Interpreti: Daniel Bongioanni, Nikita Lymar (+ Diana Anselmo). Performance in Visual Sign, forma poetica della lingua dei segni. Lo spettacolo ha debuttato nel 2022 a Milano durante il Festival del Silenzio, e al Fringe Festival di Edimburgo a luglio 2022. Sul versante internazionale, You Have to Be Deaf to Understand è già stato programmato anche a Lisbona e Stoccolma. Traendo ispirazione dall’omonima poesia scritta negli anni ’70 da Willard J. Madsen, professore sordo di letteratura inglese alla Gallaudet Univertisy, la pièce trasmette, per mezzo di una minuziosa partitura fisica dalle forti figurazioni, che si fregia del potere immaginifico del Visual Sign, cosa significava per Madsen essere sordo. La performance affronta così l’annoso tema della traduzione, svelando come spesso quello che sembra un atto innocuo possa nascondere linguismo, fonocentrismo e appropriazione culturale. Accessibilità: pubblico sordo e con disabilità motoria
Sabato 13 gennaio ore 21: I Wish I Could Dance Like M.J. Ideazione e regia: Jacopo Jenna. Collaborazione e danza: David Memeti. progetto finalista LiveWorks Vol. 4 Performance Act Award. David è un danzatore/impersonator di M.J., che sin da bambino, da autodidatta, ha studiato nel dettaglio tutte le coreografie prodotte e danzate nei video di Michael Jackson, copiando i passi di fronte al televisore. La performance riflette sui processi di trasmissione della danza e sulle possibilità di incorporazione di movimenti provenienti da fonti diverse. In uno spazio vuoto, il danzatore sviluppa una nuova coreografia composta da un cut-up dei pezzi più celebri del Re del Pop, sradicando i gesti dalla memoria iconica attraverso un esercizio spirituale in forma fisica, che dilata il tempo presente. Accessibilità: pubblico sordo e con disabilità motoria Venerdì 26 gennaio ore 21: Mementi comici – Riso e saggezza – Una conferenza-spettacolo de I Sacchi di Sabbia. Evento per i Trent’anni di attività della Compagnia Sacchi di Sabbia. I Sacchi di Sabbia festeggiano il loro 30 anni di attività. In perenne oscillazione tra tradizione e ricerca, comico e tragico, i loro lavoro usa un linguaggio in bilico tra le arti ed è connaturato dalla ricerca di luoghi performativi inconsueti. Nella conferenza-spettacolo “Riso e Saggezza” indagano le modalità del riso legate alla conoscenza a partire dai satiri greci, passando dal culto di Dionisio, ai buffoni, ai comici fino al Teatro di Varietà. Accessibilità: pubblico con disabilità motoria
Sabato 27 gennaio ore 21: Dialoghi degli dei. Ideazione e creazione: I Sacchi di Sabbia e Massimiliano Civica. Con Gabriele Carli, Giulia Gallo, Serena Guardone, Giovanni Guerrieri, Enzo Iliano. “Dialoghi degli dei” celebra l’incontro tra Massimiliano Civica e I Sacchi di Sabbia. Scritti da Luciano di Samosata nel II secolo dopo Cristo, questi Dialoghi si presentano come una raccolta di gossip su vizi e trasgressioni degli abitanti dell’Olimpo. In questa gustosa versione gli Dei sono atterrati in una classe di un ginnasio, diventando oggetto concreto delle spietate interrogazioni con cui un’austera insegnante tormenta due suoi allievi. Seduti ai loro banchi di scuola e con i calzoni corti, i due maturi studenti, interrogati su tresche e malefatte degli immortali sperimentano sulla propria pelle le ingiustizie della scuola, preludio alle future ingiustizie della vita. Accessibilità: pubblico cieco o ipovedente e con disabilità motoria Sabato 10 febbraio ore 21: Solo una cosa ho avuto nel mondo. Con: Monica Demuru e Cristiano Calcagnile. Uno spettacolo con due maestri del suono e della voce: Monica Demuru (voci, canti, suoni e percussioni) e Cristiano Calcagnile (musiche percussive, elettronica e voce). Lo spunto è il corto La Ricotta di Pier Paolo Pasolini e sul suo protagonista, Stracci. Un lavoro che inchioda lo sguardo, e soprattutto l’orecchio, in un racconto che è continuo susseguirsi/sovrapporsi di suoni, che a volte sono parola, e a volte la anticipano, posticipano, contrastano o commentano. Il racconto procede di pari passo con la sceneggiatura, ma lavora soprattutto a partire dal sonoro del film. Accessibilità: persone cieche o ipovedenti e persone con disabilità motoria
Venerdì 1 marzo ore 21: Anahit. Ideazione: Giorgia Ohanesian Nardin. Con: Giorgia Ohanesian Nardin, Max Simonetto, F. De Isabella. Debutto. ANAHIT è, nella tradizione Armena pagana, la divinità posta a guardia e custodia dell’acqua e di tutto ciò che è fluido. Giorgia Ohanesian Nardin è artista italiana di discendenza Armena che pratica nei contesti della danza e della performance dal vivo. Formatasi nella danza, il suo lavoro tratta della relazione tra movimento, divinazione e scrittura; della geografia e dell’opposto di appartenere; del fetish per il linguaggio, le sue politiche e i suoi numerosi attriti. L’artista disegna con ANAHIT un solo per il proprio corpo, una costellazione, un formato ad appunti che oscilla tra parola, movimento e panorama sonoro. Accessibilità: pubblico cieco o ipovedente e con disabilità motoria Sabato 23 marzo ore 21: Punk. Kill me please. Ideazione e creazione: Francesca Foscarini & Cosimo Lopalco. Performer: Francesca Foscarini & Melina Sofocleous. Il lavoro, nella sua drammaturgia frammentaria e costruita brano dopo brano come in un concerto rock, porta i due corpi femminili a trasformazioni continue ed iconiche mettendo in scena un manifesto vivente di femminismo, coraggio, ironia e libertà. Punk kill me please nasce dalla fascinazione per il fenomeno culturale del Punk Rock, per gli elementi rivoluzionari della sua estetica e per le domande, ancora oggi aperte, contenute nella sua visione politica. Si ispira alla leggendaria e difficile relazione tra Sid Vicious e Nancy Spungen, coppia iconica del Punk Rock britannico, e si nutre di letture, ascolti, visioni dell’epoca. Accessibilità: pubblico cieco e con disabilità motoria
Domenica 7 aprile ore 11: Laboratorio di audiodescrizione poetica. Di e con: Giuseppe Comuniello e Camilla Guarino. Un progetto di formazione rivolto a tutti e tutte per rendere consapevoli delle pratiche accessibili presenti nello spettacolo dal vivo per persone con disabilità visiva. In particolare, verrà approfondita la pratica dell’audiodescrizione della danza, ripercorrendo il processo di creazione di audiodescrizione legato allo spettacolo Trespass. Durata 2 ore, rivolto a tutti e tutte per un massimo di 20 partecipanti. Accessibilità: persone con disabilità motoria Domenica 7 aprile ore 19 e ore 19.45: Trespass | Tales of the unexpected. Concept: Marta Olivieri. Coreografie emergenti: Loredana Canditone / Vera Borghini Suoni Originali: Marta Olivieri. Racconto: Marta Olivieri, Camilla Guarino. Il lavoro prende in prestito la struttura di Trespass_Processing an emerging choreography, presentato nella Stagione Paradise, per generare una moltiplicazione percettiva. In questa versione il lavoro può essere visto e puo essere ascoltato, grazie all’audiodescrizione. Una coreografia e un racconto, entrambi creati nella loro estemporaneità. Trespass_Tales of the Unexpected crea una narrazione che è al contempo accessibile a un pubblico non vedente, ipovedente e vedente. Da un punto di vista tecnico, amplifica le sensorialità percettive grazie a una spazializzazione sonora che restituisce un ambiente in cui voci, rumori, gestualità e musiche si fondono. Durata complessiva di 90 minuti, con possibilità di entrare e uscire durante la performance. Si potrà assistere a entrambe le performance. Accessibilità: pubblico cieco o ipovedente, neurodivergente e persone con disabilità motoria
Dall’8 al 14 aprile – pomeriggio: The Dance of Attention – Laboratorio musicale e sensoriale. Di e con Enrico Malatesta e Attila Faravelli, entrambi artisti associati Spazio Kor.. Il laboratorio prevede una serie di momenti laboratoriali aperti a tutti e a tutte, in cui indagare come cambia la percezione del suono attraverso un itinerario urbano comune, esplorando come questo possa essere accessibile anche a persone cieche, ipovedenti o in carrozzina. Iscrizione gratuita per massimo 10 partecipanti. Accessibilità: aperto a persone con disabilità motoria e pubblico cieco o ipovedente Info biglietteria: Biglietto intero: 10 euro; ridotto: 8 euro (tesserati Kor Card, abbonati Teatro Alfieri, tesserati Biblioteca Giorgio Faletti, under 25, over 60); ridotto gruppi: 5 euro (gruppi da 10 persone). Abbonamenti: abbonamento Music Non Stop 40 euro; abbonamento 4you 20 euro (4 spettacoli a scelta); combo Sacchi di Sabbia: 10 euro (Mementi comici e Dialoghi degli dei). Eventi gratuiti: “Una consistente parte della materia” e i laboratori. Prevendite a partire dal 6 novembre e online su webtic.it, in biglietteria presso Spazio Kor dal lunedì al venerdì con orario 10-12 e 15-18. Per prenotazioni e informazioni: info@spaziokor.it, 3278447473 (whatsapp), online su www.allive.it. Maggiori dettagli su www.spaziokor.it
La stagione “Music non stop” è realizzata all’interno della Rete PATRIC con Città di Asti, Teatro degli Acerbi, e Mon Circo, in collaborazione con Fondazione Piemonte dal Vivo e Lavanderia a Vapore, e con il sostegno di Regione Piemonte, Fondazione CRT e Fondazione Cassa di Risparmio di Asti e con maggiore sostenitore la Fondazione Compagnia di San Paolo.