Autore Redazione
martedì
1 Dicembre 2015
23:59
Condividi
Eventi

La musica brasiliana dei ChocoChoro alla Ristorazione Sociale. Intervista a Filippo Gambetta

La musica brasiliana dei ChocoChoro alla Ristorazione Sociale. Intervista a Filippo Gambetta

ALESSANDRIA – Filippo Gambetta è un organettista e mandolinista affermato che spazia dalla musica tradizionale irlandese all’universo folk. Con il gruppo dei Chocochoro (Marco Moro, Fabrizio Forte e Piero Leone) da anni si occupa della ricerca e della divulgazione della musica Choro, l’originaria musica carioca.

Giovedì 3 dicembre i ChocoChoro faranno tappa in Alessandria, ospiti della rassegna “Voglia di teatro”, per la direzione artistica di Laura Bombonato, presso la Ristorazione Sociale, alle ore 21.30.

Filippo Gambetta, cos’è la musica Choro ?

E’ il genere musicale, dal carattere prevalentemente melodico, dal quale sono nati il samba e la bossanova. Testimonia un punto di incontro importante avvenuto in Brasile tra la musica colta romantica portata dagli europei e la musica suonata dagli schiavi africani. Possiamo immaginare un Brasile a cavallo tra fine ‘800 e inizio ‘900 in cui per la prima volta avviene un’occasione di incontro tra un’anima popolare e una colta. Le occasioni in cui si suona il choro si chiamaro rode, cioè incontri informali in cerchio intorno ad un tavolo, è infatti un genere che aiuta l’incontro attraverso la musica.

E’ conosciuta oggi la musica choro in Italia ?

Lo choro ha avuto in Italia un momento di diffusione soprattutto negli anni ‘50. La prima sigla del programma televisivo “Ballate con noi”, del 1950,  è “Delicado” di Azevedo, arrangiato dal maestro Cinico Angelini. Possiamo ricordare poi il “Tito tico”, brano molto conosciuto. Il pubblico ha presente di cosa si tratta, perché è una musica arrivata anche da noi, benché in questo momento non sia molto diffusa, mentre lo è per esempio in Francia.

Come si svolge il concerto?

Durante il concerto raccontiamo aneddoti sugli autori dei brani e sui brani stessi. Parliamo anche degli strumenti tradizionali, come il mandolino a 10 corde brasiliano, che suono io, o il pandeiro, strumento brasiliano a percussione. Ci fa piacere pensare che gli spettatori escano dal nostro concerto incuriositi da un genere musicale prima ignorato.

La musica brasiliana ha tante anime. Voi privilegiate un aspetto allegro o malinconico?

Il nostro concerto per lo più prevede un repertorio di Choro sambato, quindi è piacevole sia da ascoltare che da ballare. Non prevalgono brani di tipo triste, come nella bossanova, per quanto tutta la musica brasiliana sia percorsa da un filo di saudade. All’interno di tutti i brani c’è un momento malinconico che sfocia sempre in una parte solare che si può ballare.

L’ingresso è a offerta a partire da 5 euro e prima dello spettacolo, prenotando  entro mercoledì al numero 3292329806, è possibile gustare alla Ristorazione  Sociale la Feijoada , piatto brasiliano, per 5 euro dalle ore 20 alle ore 21:15.

Nicoletta Cavanna

Condividi