Autore Redazione
mercoledì
2 Dicembre 2015
23:00
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Eventi - Alessandria

“Guardami”: i detenuti di San Michele mostrano chi c’è “oltre le sbarre”  

“Guardami”: i detenuti di San Michele mostrano chi c’è “oltre le sbarre”  

ALESSANDRIA – Si sono tolti la maschera che devono indossare per vivere in carcere. Davanti all’obiettivo di Mattia Marinolli 32 detenuti del casa circondariale di San Michele sono tornati semplicemente ad essere persone. Alcuni di loro hanno posato a petto nudo, mostrando con un’ironica fierezza i tatuaggi sul petto, altri hanno semplicemente sorriso davanti all’obiettivo e lasciato parlare gli occhi. “Guardami” è il nome della mostra che raccoglie le foto più significative scattate nell’ambito del progetto “Povero nemico ” ideato da Ics Onlus e finanziato dalla Fondazione Social. Grazie alla sinergia creata con l’associazione “Musica Libera” i 32 detenuti del corso hanno avuto a disposizione sei macchine digitali Canon con cui hanno fatto decine e decine di scatti seguiti dal fotografo Mattia Marinolli. Alcuni di loro, poi, hanno accettato di uscire dal ruolo che la dura vita del carcere obbliga a interpretare per mostrare chi c’è oltre le sbarre.  Ragazzi giovani, uomini con qualche anno in più sulle spalle o qualche capello in meno sulla testa, volutamente immortalati davanti a uno sfondo nero.

Negli scatti “le sbarre” non si vedono, sono solo “un riflesso negli occhi di chi ha posato rivolgendo lo sguardo verso la finestra” ha spiegato Pietro Sacchi, Presidente di Ics Onlus. I protagonisti sono loro, i detenuti che con costanza hanno seguito un progetto che ha fatto riemergere anche talenti dimenticati negli anni di detenzione. “Il numero di partecipanti è stato altissimo” ha spiegato Davide Petrini, docente universitario e garante dei detenuti del Comune di Alessandria. I bisogni dei carcerati il professor Petrini li conosce a fondo e anche tutte le difficoltà che si incontrano per organizzare attività e laboratori che sono però la base del percorso rieducativo che dovrebbe avere la pena. L’invito a guardare “oltre le sbarre” non è quindi solo un progetto o una mostra fotografica, ma anche il tentativo di far dialogare il territorio con le due realtà carcerarie della città dove, complessivamente, vivono 800 detenuti. Per questo, ha spiegato l’Assessore alla Coesione Sociale del Comune di Alessandria, Mauro Cattaneo, dopo l’inaugurazione della mostra, venerdì 4 dicembre alle 17 nella sede dell’Associazione Cultura e Sviluppo, in piazza De Andrè 76, si terrà anche un dibattito con tutte le associazioni che operano a favore dei detenuti delle due case di reclusione cittadine: il Fai di Alessandria, Arci Uisp, la Cooperativa Coompany&, Musica Libera, Casa di Quartiere, Betel e Ics Onlus. Dopo l’inaugurazione di venerdì la mostra “Guardami” si potrà poi visitare fino al 20 dicembre.

Tatiana Gagliano

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