Eventi - Spettacoli - Alessandria

Il 9 marzo ad Alessandria Moana Pozzi rivive nello spettacolo “Settimo senso”, con Euridice Axen

ALESSSANDRIA – Sabato 9 marzo alle 21 il Teatro Alessandrino di Alessandria ospiterà “Settimo senso. Moana Pozzi” uno spettacolo teatrale che si basa su un dialogo immaginario tra un giornalista e una donna magnetica e affascinante che da subito si rivela essere la pornostar più famosa del cinema italiano. Moana Pozzi è interpretata da Euridice Axen. Lo spettacolo, prodotto da Teatro Segreto Srl. e organizzato da Gruppoanteprima, è stato scritto da Ruggero Cappuccio e vede alla regia Nadia Baldi. Costumi Carlo Poggioli; musiche Ivo Parlati; progetto luci e scene Nadia Baldi.

I biglietti sono disponibili in prevendita sul circuito online Ticketone o alla biglietteria Gruppoanteprima ad Alessandria, in piazza Garibaldi 40, aperta dalle 10 alle 14. Per maggiori dettagli si può chiamare lo 0131/250600.

“Lo stupore deflagra quando l’uomo si accorge che la presenza femminile è in tutto e per tutto uguale a Moana Pozzi. Lei coglie la sua sorpresa e gli parla. Lo irretisce in un dialogo misterioso ed enuncia la sua idea di pornografia, lanciando, provocatorie affermazioni contro il potere, la politica, l’arrivismo. Il dialogo diventa serrato e seduttivo. Lei gli propone un affascinante gioco notturno e gli spiega che lui avrà una notte per decidere se corteggiarla o tradirla con uno scoop giornalistico”. 

“Moana Pozzi – racconta la regista Nadia Baldiè divenuta nell’immaginario collettivo un autentico paradigma della donna oggetto accerchiata dalle spregiudicate esigenze commerciali dell’industria pornografica e dalla distorta concezione sessuale derivata dal maschilismo imperante. Parlare di personaggi famosi che hanno attraversato l’immaginario erotico collettivo, è sempre delicato. Ma io ho voluto cogliere, attraverso questa strana storia di seduzione tra una porno-diva e un uomo, tutto quello che può passare come messaggio trasversale. Attraverso le parole del personaggio femminile che aprono ad una possibile analisi critica sulla pornografia, tocchiamo quelli che sono i più profondi, ancestrali e arditi sensi che muovono il potere e la violenza dell’essere umano”.

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