Autore Redazione
lunedì
21 Dicembre 2015
19:23
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Eventi

Un piccolo sole sulla terra: la fusione nucleare a “Sulle spalle degli esperti”

Un piccolo sole sulla terra: la fusione nucleare a “Sulle spalle degli esperti”

ALESSANDRIA – “Imbrigliare l’energia delle stelle sulla Terra

Un’idea romantica quella che propone l’ing. Fulvio Militello nella conferenza del 21 dicembre organizzata  dall’ITIS Volta di Alessandria.

Nell’aula magna dell’UPO “A. Avogadro”, i ragazzi dell’Istituto Volta e dello Scientifico Galilei hanno assistito a un incontro con un esperto in materia di energia e, in particolare, di fusione nucleare.

Dopo una breve presentazione della Preside del Volta, Maria Elena Dealessi, il professor Franco Gabriele, organizzatore del ciclo di conferenze “Sulle spalle degli esperti”,  ha introdotto il concetto di energia e il relatore: l’ing. Fulvio Militello, Senior Research Scientist del CCFE in Oxfordshire. La conferenza, dal carattere internazionale, in quanto tenuta in parte in inglese e in parte in italiano, si è proposta di avvicinare gli studenti delle quinte al tema dell’energia, settore in grande sviluppo e possibile campo di studio futuro.

L’energia regge la nostra società, ma produrla e consumarla significa anche inquinare il nostro pianeta. I ben conosciuti dati sono allarmanti: entro fine secolo è previsto un aumento di 6-7°C. Il riscaldamento globale è il primo grande problema che l’intera umanità nel suo complesso si trova ad affrontare e, allo stesso tempo, la richiesta di energia dei paesi emergenti cresce incessantemente. Benché si cerchi di sviluppare sempre più le fonti rinnovabili, l’uso di idrocarburi per produrre energia è ancora prevalente, perciò è necessario trovare soluzioni meno inquinanti.

Vogliamo fare un piccolo Sole sulla Terra”, così Militello descrive la materia della sua ricerca: la fusione nucleare. L’atomo di idrogeno, costituito da un protone e un elettrone, diffuso intorno al nucleo, presenta degli isotopi (atomi dello stesso elemento chimico  con diverso numero di neutroni): il deuterio, con un neutrone nel nucleo oltre al protone, e il trizio, con due neutroni. Questi due elementi sono essenziali nella fusione: facendo reagire, quindi facendo collidere, un nucleo di trizio con uno di deuterio si ottiene elio, un neutrone e molta energia. Tutto ciò deve avvenire in un reattore di nuovissima generazione e ancora in via di perfezionamento, chiamato Tokamak.
La fusione è già stata ottenuta ma viene prodotta meno energia di quella immessa. Lo scopo ora è ottenere il break even, produrre la stessa quantità di energia immessa, per poi arrivare a produrne di più.

L’opinione pubblica è in generale contraria al nucleare per colpa di molti stereotipi. La fusione, a differenza della fissione, è sicura, non produce reazioni a catena incontrollate ed è pulita, non produce anidride carbonica o scorie radioattive. I materiali attivati (per esempio le macchine usate per ottenerla) diventano innocui in circa 50 anni. È anche una tecnologia “pacifica” non avendo applicazione militare o nella produzione di bombe atomiche.
Negli ultimi anni ci sono stati molti progressi ma gli ostacoli sono ancora grandi: le interazioni plasma parete, il miglioramento del confinamento e l’ottimizzazione di tutti gli aspetti. Ma allora a quando la fusione? Il programma europeo prevede per il 2050 la costruzione del primo reattore commerciale. Militello in merito cita Lev Artsimovich “La fusione sarà pronta quando la società ne avrà bisogno”.

Al termine dell’incontro, l’interesse degli studenti si è espresso in domande sia riguardanti il tema principale della conferenza, che i possibili percorsi di studio nel campo energetico, dimostrando il pieno successo dell’evento.

La prossima conferenza del ciclo “Sulle spalle degli esperti” sarà “ROBOTICA: le nuove frontiere dell’IA” tenuta dall’Ing. Giorgio Metta.

Emma Borsarelli

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