20 Gennaio 2016
15:29
Red Note ai Due Buoi con The circus jazz quartet
ALESSANDRIA – Continua il progetto Red Note giovedì 21 gennaio con la The circus jazz quartet. Il concerto jazz si terrà sempre nella sala Belle Epoche dell’hotel Alli Due Buoi Rossi con la formula che comprende un buffet firmato I Due Buoi di Andrea Ribaldone, seguito dall’evento in programma. Anche per questa serata verrà proposto un vino del territorio, scelto tra quelli vincitori del concorso “Premio Marengo Doc”. Durante l’aperitivo i vini potranno essere gustati al calice oppure si ritroveranno, come ingrediente principale, nel cocktail a tema, appositamente creati dal team di barman de I Due Buoi. Ore 20 dinner party, ore 21 concerto – Ingresso 18 euro
Prenotazioni 0131517171
The circus jazz quartet è un nuovissimo quartetto diretto da Max Tempia. Dal 2001 pianista/tastierista della Demo Morselli Big Band, Tempia ha suonato con diversi artisti italiani e internazionali quali Michael Bublè, Gilbert Becaud, Zucchero, Lucio Dalla, Laura Pausini e molti altri. Riconsciuto hammondista in ambito jazz ha all’attivo importanti collaborazioni con Andrea Tofanelli, Tommaso Starace, Francesco Santucci , Giampiero Lo Piccolo, Franco Piana per citarne solo alcuni. Con lui Fabio Buonarota alla tromba, Walter Calafiore ai sassofoni, (Alto, Soprano,) e Tommy Bradascio alla batteria.
Musicisti di caratura internazionale tutti con un curriculum d’eccezione, i quattro amici e musicisti provengono da esperienze diverse, ma sono accomunati da un linguaggio comune, che affonda le radici nel jazz.
Molto evidente è l’energia e la passione che evidenzia il quartetto nei concerti dal vivo, strabiliando e incantando il pubblico con tecnica virtuosistica, sonorità spiccate, toccante lirismo e una buona dose di swing.
In questa prima fase il quartetto oltre ad eseguire qualche brano inedito, ha un repertorio di standards rivisitati in chiave moderna, ma sempre con attenzione verso la tradizione; in repertorio compositori leggendari della vecchia guardia come Horace Silver, Clifford Brown, Lee Morgan, ma anche moderni come Toots Thielemans, Roy Hargrove.