Autore Redazione
giovedì
3 Marzo 2016
23:45
Condividi
Eventi

Il teatro musicale di Faber Teater a “Le sfide della fede” ad Asti

Il teatro musicale di Faber Teater a “Le sfide della fede” ad Asti

ASTI – “Le sfide della fede” è una rassegna, giunta al suo terzo anno, promossa dall’Istituto Oblati Di San Giuseppe e dal  Progetto Culturale della Diocesi di Asti, con la direzione del Teatro degli Acerbi. Già nelle passate edizioni si erano avvicendati eventi di notevole rilievo artistico, con attori come Lucilla Giagnoni, e, lo scorso gennaio, Patrizia Camatel e Tommaso Massimo Rotella con “Even: la memoria dei giorni”, in occasione del giorno della memoria.

“Le sfide della fede” si propone di dare voce a quesiti eterni e a riflessioni spirituali attraverso l’arte declinata nel teatro e nella musica. La sfida è quella di un dialogo tra fede e scienza, attraverso delle modalità espressive nuove che possano trasmettere, oltre a pura bellezza, considerazioni e stimoli.

Sabato 5 marzo alle ore 21 presso il Duomo di Asti Faber Teater presenterà “Stabat mater Composizione per sei voci e un Duomo”, secondo appuntamento della rassegna. il linguaggio  è quello del teatro musicale, che Faber Teater, porta avanti da tempo, in questo caso con le musiche originali e la drammaturgia musicale di Antonella Talamonti, sulla base dell’esperienza di anni di ricerche, viaggi  e registrazioni per le Passioni italiane a fianco di Giovanna Marini. Testi tradizionali della Passione in latino, italiano e diversi dialetti si fondono in una ricerca linguistica e musicale che parla dell’esperienza del dolore, della sofferenza, della denuncia dell’ingiustizia,  della necessità  della tragedia e della sopportazione condivisa.

Sedetevi. Sedetevi ed ascoltate. Ascoltate i suoni del lutto e del dolore, i suoni dello scandalo della morte, i suoni dell’ingiustizia contro l’innocente, i suoni della perdita incolmabile, i suoni  della ricerca di consolazione…” , commentano Aldo Pasquero (regista con  Giuseppe Morrone) e Antonella Talamonti, “…Ascoltate i suoni portati da lingue e da mondi diversi: il latino del “Miserere” e  dello “Stabat Mater”; il nuorese di “Sette ispadas de dolores”; l’arberesh degli albanesi trapiantati in Italia nel ‘400 , che cantano i lamenti della Madonna; il volgare e l’italiano di oggi di “Donna del Paradiso”. Ascoltate i suoni cantati dal Duomo, che rimbalzano contro le volte e le colonne  e ridisegnano lo spazio : dall’abside; dal centro, davanti all’altare; dalla postazione dell’organo, in alto; dalla navata centrale; dalle cappelle laterali; dal fondo. Ascoltate i suoni che alterano il tempo, i suoni che riportano nel presente, accanto al dolore di oggi, il dolore di tutti quelli che ci hanno preceduto. Per trasformarlo,  e riprendere il cammino.”

Lo spettacolo non è solo ambientato nel Duomo, ma fa del luogo un ambiente vivo e partecipato. La posizione dei canta-attori  è determinata dall’acustica delle varie zone e da come esse risuonano ai gravi, ai medi e agli acuti, per trasformare la chiesa in uno strumento musicale tale da avvolgere con la sua risonanza gli spettatori ed ottenere un effetto di totale condivisione.

L’ingresso è gratuito. Per info: cell. 3392532921 – info@teatrodegliacerbi.it – www.teatrodegliacerbi.it

L’ultimo appuntamento della rassegna sarà venerdì 8 aprile allo Spazio San Giovanni: Marco Baliani si confronterà con il Purgatorio in terra con una delle sue classiche performance: un misto di racconto e letture, prendendo spunto dalla parabola di Luca “Ama il prossimo tuo”, per esplorare poi testi di Vittorini, Maaluf, Todorov e altri.

 

Condividi