Autore Redazione
mercoledì
2 Marzo 2016
17:24
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Eventi - Alessandria

Una mostra sul difficile rapporto tra le donne e il mondo del lavoro

Una mostra sul difficile rapporto tra le donne e il mondo del lavoro

ALESSANDRIA – Pittura e teatro si fondono in un evento artistico per dare voce a un argomento attuale e scottante: lo scomodo rapporto delle donne con il mondo del lavoro: l’inaugurazione, giovedì 3 marzo alle ore 19 nei locali di lab121, della mostra di pittura Donne nella nebbia.

In occasione della giornata internazionale della Donna, il coworking di via Verona 17, Alessandria, dedica alle donne un evento artistico che pone l’accento sulla sensazione di smarrimento di tante nella quotidianità lavorativa.

Le otto opere (saranno in mostra fino al 15 maggio), dipinte da Giancarlo Stefanelli, Lorella Libralesso e Luisella Bozzi Torta, rappresentano figure femminili colte in vari momenti quotidiani, ma in particolare nell’ambito lavorativo (ci sono riferimenti al mondo delle mondine, delle lavandaie, delle mugnaie, ecc)

L’inaugurazione sarà preceduta da una presentazione recitata da Marina Lodi, curatrice della mostra e fondatrice, nell’agosto 2014 l’Associazione Culturale Il Boschetto, che organizza di eventi e laboratori creativi e culturali, feste con animazione, mostre e concorsi, per adulti e bambini.

Seguirà una breve performance teatrale della compagnia Akeron Teatro (https://www.facebook.com/akeronteatro) sul tema della violenza alle donne. Argomento che gli attori porteranno nuovamente in scena il 12 marzo, al teatro Parvum, con una versione rimodernata di Le Supplici di Eschilo (incasso interamente devoluto alla LILT).

A seguire un aperitivo offerto a tutti gli intervenuti.

La tematica della mostra, che si inaugura a pochi giorni dall’8 marzo è di stretta attualità: secondo il monitoraggio effettuato dall’Ispesl (l’Istituto per la prevenzione e la sicurezza del lavoro), in Italia su 21 milioni di lavoratori le vittime del mobbing ammontano a circa un milione e mezzo, di cui il 52% donne. Sempre più spesso vittime di vessazioni, ordinarie ingiustizie, discriminazioni subdole e banali ma non per questo meno pesanti di subire.
La mostra serve a ricordare che non esite solo la violenza fisica brutale e spesso letale, nei confronti delle donne, ma anche quella sottile e spesso impercettibile all’esterno, che diventa parte della quotidianità.

 

 

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