24 Aprile 2025
15:48
Al liceo Amaldi di Novi la mostra per la Pace dell’artista Gagliardo: “Dedicata a Papa Francesco”
NOVI LIGURE – Da oltre dieci anni Zonta Club Alessandria espone in provincia di Alessandria la mostra per la Pace. Una scelta per ricordare una delle finalità di Zonta International fin dalle sue origini che risalgono al 1919, a Buffalo, l’anno successivo la fine della prima Guerra Mondiale. L’esposizione delle Acqueforti di Alberto Helios Gagliardo torna a Novi Ligure dopo l’esposizione del 2023 per celebrare insieme agli studenti e alla popolazione locale l’80° anniversario della Liberazione.
L’inaugurazione è avvenuta questo giovedì nel giardino Don Milani del Liceo Amaldi, per la prima volta scenario di un evento importante, come ha evidenziato il dirigente scolastico, Michele Maranzana. L’esposizione proseguirà fino al 23 Maggio nella sede di via Mameli 9. Per l’intera durata dell’esposizione sarà possibile organizzare visite guidate il lunedì contattando Zonta Club (info@zonta-alessandria.org/cell. 339-8512631)
Curatrice della mostra è la presidente di Zonta Club Alessandria Nadia Biancato, già ex direttore internazionale del Club Service il cui codice d’onore del 1921 recita proprio quanto Gagliardo esprime nell’opera che da il titolo alla ciclo: “Non fate ad altri quello che non vorreste fosse fatto a voi”. Zonta International, riconosciuta dalle Nazioni Unite con status consultativo, promuove tra i suoi valori la pace universale e la mostra che il Club di Alessandria espone ciclicamente è il miglior modo per esprimere un impegno particolarmente sentito dal 2022.
Alberto Helios Gagliardo fu un artista genovese, classe 1893, formatosi all’Accademia Ligustica di Belle Arti della sua città. Esordì nel 1912. Nel 1925 partecipò alla mostra internazionale del Grand Palais di Parigi e da qui in tutto il mondo. Nella scuola in cui si era formato fu titolare della cattedra di incisione ed è stato sempre tra gli animatori degli Incisori Italiani. All’inizio della sua carriera approfondì la tecnica divisionista e si concentrò su tematiche simboliste. Successivamente la sua attenzione si concentrò su tematiche etico- sociali e mistico-religiose che troviamo anche in questo ciclo dedicato alla Guerra per infondere il desiderio di Pace universale. Nel 1923 inizia la produzione della prima delle acqueforti “Non fate ad altri” che si completerà nel 1940 con l’ultima delle incisioni di questo ciclo.
“La prima guerra mondiale è finita da alcuni anni ma l’avvento del fascismo non fa presagire nulla di pacifico. Le acqueforti esprimono bene i sentimenti dell’artista nel lungo periodo in cui sono state realizzate, divenendo poi un ciclo assemblato e tirato in un ristretto numero di copie Desolo nel 1978 grazie alla collaborazione con la galleria Il Vicolo di Genova che nel 2012 ci fatto dono della collezione con l’impegno ad esporla, in particolare per essere visitata dalle scuole. L’esposizione presso l’Amaldi è dunque la migliore collocazione e di questo ringraziamo il dirigente scolastico, prof. Michele Maranzana, per la sua sensibilità e disponibilità. Oggi più che mai c’è assoluta necessità di comunicare messaggi di pace, di rispetto” evidenzia Nadia Biancato che conclude “abbiamo voluto inaugurare la mostra come avvicinamento al 25 Aprile, anniversario della Liberazione. Mai avremmo immaginato, quando abbiamo programmato questa iniziativa, che la mostra sarebbe stata anche un omaggio a Papa Francesco, l’uomo della Pace“. Facciamo nostre le sue parole: la guerra, ogni guerra, è sempre una sconfitta per tutta l’Umanità. La Pace è possibile. Però bisogna che tutti si impegnino per smilitarizzare i cuori, a cominciare dal proprio e poi disinnescare, disarmare la violenza”.
La mostra ha una finalità educativa: le prime tre acqueforti parlano degli attimi che precedono la partenza dei giovani soldati, quindi l’addio alla madre, l’ultimo brindisi con gli amici, e comunicano la tristezza per un commiato che potrebbe non prevedere un ritorno. Seguono “I predestinati alla morte” e le scene di guerra: “Il primo allarme”, “il primo uomo ucciso”, “il primo caduto”, realizzati ad un decennio di distanza gli uni dagli altri. In alcune tavole è forte la tematica religiosa: “Chi di spada ferisce” del’35, “Non fate ad altri” del ’23 e “Non ammazzare” del ’25: Gagliardo interpreta precetti e comandamenti che hanno la loro apoteosi nell’ultima incisione “Ubbidite piuttosto a Dio che agli uomini” realizzata nel ’34. In mezzo la guerra nuda e cruda e poi la fine delle ostilità e il ritorno a casa e alla vita dopo una guerra inutile, come lo sono tutte le guerre.
Zonta Club possiede una delle 120 tirature realizzate dalla Galleria Il Vicolo di Genova e dal 2012 la mostra è stata esposta a Alessandria, Lu, Borgoratto, Castelletto Monferrato, Novi Ligure e Occimiano per continuare a far riflettere i cittadini, e in particolare i giovani. L’inaugurazione della mostra ha rappresentato l’occasione per dare il benvenuto in Zonta alla prof. Lucina Alice, vice preside dell’Amaldi e presidente della Consulta Pari Opportunità della Città di Novi Ligure. La Prof.ssa Alice nel suo intervento ha richiamato tutti al significato di pace, preziosa condizione che riguarda tutti, ciascuno di noi e non solo i potenti della Terra, come sentimento di concordia, di appagamento, che tiene conto delle reciproche aspettative.