4 Marzo 2016
16:06
In mostra a Novi la grande storia della pittura genovese
NOVI LIGURE – Sabato 5 marzo, alle ore 17, il Museo dei Campionissimi di Novi Ligure inaugura Linee, lumi et ombre finte. Disegni dei maestri genovesi tra ‘500 e ‘700, la nuova mostra d’arte che traccia una storia illustrata della pittura genovese, una delle scuole più significative del panorama artistico nazionale nel periodo tra il Cinquecento e il Settecento, con particolare attenzione ai capiscuola e ai principali collaboratori e agli allievi.
Per la prima volta viene presentata una raccolta proveniente da una collezione privata: un nucleo di disegni realizzati da quegli artisti che hanno lasciato un segno profondo sulla storia artistica della città di Novi Ligure, capoluogo di quella fascia al di là dell’Appennino definita Oltregiogo che in pieno Seicento era sotto l’influenza della Repubblica di Genova.
Da anni, infatti, l’Amministrazione Comunale è impegnata nel recupero e nella valorizzazione dei beni artistici e architettonici di proprietà civica, prevalentemente di scuola e impostazione genovese, proprio per il legame storico e geografico con il capoluogo ligure. Da questa attività due i risultati di maggior rilevanza: un progetto di valorizzazione triennale denominato Tracce liguri di cui la città di Novi è capofila e la mostra permanente ospitata dal Museo dei Campionissimi Tesori sacri dalla collezione civica che ha permesso una valorizzazione definitiva delle opere di proprietà dell’ente, tra cui il famoso e noto dipinto di Bernardo Strozzi, Beato Salvatore da Horta.
L’allestimento di Linee, lumi et ombre finte, mostra curata da Valentina Frascarolo e Chiara Vignola (in collaborazione con Maria Clelia Galassi per la ricerca e per l’indagine diagnostica e Daniele Sanguineti autore, insieme a Frascarolo, delle schede), mette proprio in relazione i disegni di quegli stessi maestri che a Novi hanno operato su commissione delle famiglie dell’aristocrazia genovese e delle confraternite locali.
Un’occasione, dunque, per indagare e seguire un’ideale storia del disegno nei secoli d’oro della cultura ligure così strettamente legata alla nostra identità territoriale.
Orari di visita: da martedì a venerdì dalle 15 alle 19; sabato, domenica e festivi dalle 10 alle 19 fino al 12 giugno